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Parma 1913 Fate largo a Simonetti, l'under che sgomita e pensa da 'grande'

Lorenzo ha stregato tutti: da Apolloni ai compagni di squadra che dopo la partita con il Delta Rovigo, coincisa con il suo esordio stagionale, lo hanno subissato di complimenti

PARMA - Prendete Lorenzo Simonetti e mettetelo in mezzo al campo. Ovunque. Lui, Lollo da Livorno, ci sta e pure bene, tanto bene che Apolloni, prima della sosta, deve convivere con un 'problema' in più. Per carità, ad avercene di questi problemi, perché con la vasta scelta a disposizione, il tecnico e la sua squadra hanno imparato a convivere, mostrando di saperla gestire in tutti i modi. Con nove punti di vantaggio sulla prima, undici sulla seconda, il Parma ha dimostrato nettamente di essere la squadra più forte che deve temere solo sè stessa ed evitare di innervosirsi quando non trova subito il gol. Perché di certo non sono tutte come il Bellaria o il Ravenna che in mezz'ora hanno buttato la partita rassegnandosi alla forza esplosiva di un Parma che comincia a svelare anche qualche giovane che fino ad ora è stato incelofanato. Uno di questi è proprio Simonetti, un Under incredibilmente valido che ha dovuto sottostare alla dura legge della mediana imposta da quei mostri sacri di Corapi e Giorgino, la cerniera più ermetica del campionato che picchia e imposta, lavora sporco e ripulisce una quantità industriale di palloni che garantisce all'attacco una fornitura costante e puntuale. E non tutti i mali vengono per nuocere perché con l'infortunio di Longobardi e i guai fisici di Musetti, Apolloni si è inventato Corapi trequartista. Ciccio aveva già fatto questo ruolo, con risultati tra l'altro ottimi, portando aggressività e ottima capacità di inserimento e di lettura delle situazioni sulla trequarti.

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Oltre che un grande rifinitore, il Prof si è dimostrato essere anche uno che i gol li sa fare. Qualcuno ha letto la mossa di Apolloni come un qualcosa di sconsiderato, con la squadra che si sbilancia davanti e perde in interdizione. Ma Gigi aveva già in mente la contromossa: Lorenzo Simonetti. Scuola Livorno, il ragazzo ha mostrato da subito una grandissima personalità, smaltendo come un professionista anche l'eliminazione dalla Coppa Italia, che lo ha visto protagonista in modo negativo. Non aveva certo entusiasmato in quella parentesi triste del nuovo inizio, eppure Apolloni ha saputo gestirlo in maniera eccellente. Incoraggiandolo anche quando non trovava spazio in campo, sgridandolo quando magari abbassava l'intensità delle sgambate, tanto sapeva di non giocare, parlandoci spesso cercando di tenerlo sempre sulla corda perché un giorno, Lorenzo avrebbe sicuramente calcato il campo.

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Gigi sapeva che del ragazzo si poteva fidare eccome, per questo ogni giorno predicava calma e lo induceva a essere attento perché il suo momento sarebbe arrivato. Mai stato sul mercato perché il Parma aveva bisogno di uno come lui, nonostante le richieste per Simonetti continuano a pervenire e tra le mail di Galassi ci sono anche quelle inviate da Livorno, la società che lo han lasciato libero troppo presto e forse, a vederlo ora, si sta mangiando le mani. E quel momento che Apolloni andava declamando è arrivato in una partita praticamente di cartello. Contro il Delta, il compagno di Giorgino doveva essere Walter Rodriguez, uno che pure piace parecchio allo staff. In fase di rifinitura, il paraguaiano non aveva convinto appieno e Apolloni ha preso sotto braccio Simonetti, dicendo che sarebbe sceso in campo nella gara forse più difficile. Per responsabilizzarlo, per testarne i riflessi e capire se, con il mercato alle porte, darlo via o contare su di lui. Il giocatore ha risposto con una prova maiuscola senza lasciare spazio a critiche o appunti di qualunque natura. Una sorpresa per tutti i compagni che lo hanno incensato nello spogliatoio. Arrivato in prova assieme al gruppone di giovanotti, su consiglio di Giovanni Bia, l'estate l'ha trascorsa a fare forza e ripetute, pesi e palestra con qualche calcio al pallone. Dopo averlo visto su WyScout, la dirigenza ha confermato che Simonetti potesse fare comodo al Parma. Un giocatore di livello, tatticamente intelligente e capace di usare bene sia destro che sinistro, ha stupito tutti per la personalità con cui gestisce la situazione in una zona assolutamente nevralgica dove di solito gioca chi ha gli attributi soprattutto in queste categorie. Il suo inserimento è stato graduale perché doveva giocare anche prima e poteva debuttare in altre situazioni, ma il tecnico in accordo con lo staff ha deciso di gestirlo in questo modo. 

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