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Prima il Toro, poi il mercato: il gennaio caldo di Krause dipende anche da Liverani

Il presidente americano assisterà alla gara del Tardini: vorrebbe da subito un'inversione di rotta, sono attese novità nei prossimi giorni

Il momento delicato in casa Parma impone una riflessione. Dal ritiro di Collecchio emerge la volontà di uscire, tutti insieme, da una situazione difficile che ha minato le certezze di un gruppo che ancora gruppo non è. Se per gruppo si intende una squadra. Il ritiro imposto dalla dirigenza, condiviso da società e allenatore, è servito a isolare i calciatori calandoli direttamente nel momento buio che si vive, invitandoli a prendersi le loro responsabilità e a guardarsi dentro per capire cosa non va. Ritrovare lo spirito, ritrovare se stessi, è un po’ così.

L’ultima partita, quella persa a Crotone, ha messo a nudo le fragilità del Parma, che ha bisogno dell’unica medicina che nel calcio guarisce quasi ogni male: la vittoria. E arrivi come arrivi, l’importante è che arrivi. Il calcio propositivo lo si mette da parte, anche perché dall’avvento di Liverani non si è mai visto, se non per brevissimi scampoli di gara. Le novità annunciate in questo senso, in estate, non si sono materializzate, al momento l’unica cosa vicino a materializzarsi è la zona retrocessione, prossima a due lunghezze.

Sarà importante dare un segnale, a squadra e ambiente, per evitare che la situazione possa sfuggire di mano. E’ atteso per oggi Kyle Krause, in arrivo dagli Stati Uniti con nella valigia un amministratore delegato (che sia lui, o un’altra figura scelta sempre dall’americano), e una serie di valutazioni dipenderanno anche da quello che al boss dell’Iowa è stato riferito in questi giorni. Fatti di riunioni e summit per decidere strategie e respirare in prima persona, per quanto è possibile vista la distanza, l’aria che tira dalle parti di Collecchio.

In questa situazione effettivamente delicata, il mercato resta sullo sfondo e sta per regalare il primo correttivo a Fabio Liverani:  Jacopo Petriccione dovrebbe essere il primo rinforzo. Per gli altri ci sarà tempo, molto dipenderà anche da qualche uscita illustre (la politica è ancora quella di svecchiare la rosa, magari rischiando di cedere anche i pezzi da novanta) e dal budget (anche questo dovrà essere definito nelle prossime riunioni) stanziato per operare su questo fronte. Ma prima bisogna vedere come andranno le prossime partite: da queste (e da quella di oggi con il Torino), dipenderanno gli esiti della campagna di gennaio.

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