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IL CAPITANO

Delprato, capitano coraggioso in missione per il Parma

In due anni ha saltato 6 gare. Quest'anno in campo quattro volte su quattro ed è stato già decisivo per la vittoria crociata a Pisa con l'assist a Čolak. Senza i veterani Buffon e Vazquez guida il gruppo verso la Serie A

Enrico Delprato apre e chiude il Mutti Training Center, tutte le mattine, da quando è arrivato. Ci ha messo un attimo a prendersi il Parma e non ci voleva certo la fascia che Pecchia gli ha dato stabilmente quest'anno per capire che lui fosse già da tempo uno dei capitani di questa squadra. Ora, senza i senatori Buffon e Vazquez, lontano da Parma chi per scelte proprie (vedi Gigi), chi per scelte della società, l'uomo più rappresentativo è diventato l'ex Atalanta. Che di questa squadra è stato già vice capitano e leader riconosciuto da tutti per la sua pacatezza alternata al furore e all'ardore che ogni volta dimostra sul campo. E quest'anno è diventato un po' l'uomo che non c'era: ringhia sugli avversari, a muso duro risponde a chi secondo lui è reo di simulazione (vedi nell'ultima partita con la Reggiana) e nell'agonismo della gara non abbassa la testa neanche di fronte al richiamo dell'arbitro, facendo rispettare i suoi gradi di capitano. Per questo ha preso il giallo nel derby. E le scene sono diventate virali sui social grazie al video pubblicato dal Parma sui suoi canali ufficiali in cui si evidenziano personalità e temperamento di chi, a soli 23 anni, ha giocato quasi 140 partite tra Serie B, Coppa Italia e PlayOff. Sono passate appena quattro partite, ma è già complicato immaginare oggi un Parma senza Enrico Delprato. Basta ricordare la preoccupazione dei tifosi quando, nelle prime uscite della nuova stagione, non vedevano il suo volto deciso in campo. Colpa di un problemino muscolare che lo ha costretto a lavorare prima a parte, poi a dosare le forze in attesa di un rientro in pianta stabile.

Da terzino destro, da centrale difensivo: Delprato è indispensabile. Nelle intenzioni di Fabio Pecchia quest'anno c'era anche quella di provarlo fisso in coppia con Osorio. Un'idea affascinante ma quasi del tutto tramontata. L'allenatore si fida di lui a tal punto che per il pacchetto arretrato non ha chiesto particolari rinforzi, sapendo di poter contare - all'occorrenza - su Delprato che nel caso traslocherebbe dalla fascia al centro-destra. Affidabile, puntuale, diligente si concede qualche discesa e cresce alla distanza. Quest'anno è sembrato partire con il freno a mano tirato, salvo sciogliere le redini alla sua corsa nei finali di partita. E nel campionato in corso ha già messo a referto un assist da tre punti: quella palla scodellata in mezzo a Pisa e deviata in porta da Čolak ha avuto un'importanza fondamentale nella corsa verso la Serie A che il Parma ha appena cominciato. In questi 20 giorni con la fascia al braccio, Delprato è stato già tante cose: terzino destro, difensore centrale e leader che sta tirando il gruppo più che mai. Verso la Serie A: aprendo e chiudendo le porte di Collecchio. Tutti i giorni. 

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