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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Parma, trenta e gode

Il punto di Empoli ha un'importanza capitale. Tra le note positive: il ritorno al gol di Gervinho e un Sepe modello. Ma ci sono anche situazioni negative...

I trenta punti che il Parma si è messo in saccoccia, tra mille difficoltà, risplendono all’orizzonte e illuminano lo scudo crociato tenuto alto da Roberto D’Aversa e i suoi fino ad ora, tra batoste significative, cadute evitabili e vittorie ‘strategiche’. Certo, la guerra non è ancora finita, le battaglie però cominciano a diminuire e questo è un buon segno dato che i segni delle armi si fanno notare. I nemici che stanno dietro fanno fatica a trascinarsi in avanti, complici le loro paure e le loro debolezze. Guadagnare terreno e avanzare la linea non è semplice per nessuno, ma questo sarà il periodo decisivo per cercare di percorrere il più possibile dei metri in avanti ed evitare di rimanere ‘affossati’ fino agli ultimi minuti di un campionato che – ora come ora – sta dando parecchio ragione alla strategia del generale Roberto. Il Parma ha rimesso la testa fuori dal guscio, rimane in trincea, subisce ma si trascina in avanti, guadagnando un po’ di terreno nei confronti delle inseguitrici. A pari punti con il Genoa, prossimo avversario, si lascia dietro Cagliari, Udinese e Spal, oltre che Empoli. Proprio a Empoli, il punto strappato ha un gusto particolare perché, pur dopo aver mostrato qualche debolezza, pur tremando, ha portato a casa un risultato fondamentale per rimanere a distanza di sicurezza. Con una giornata in meno, sono dodici le distanze tra il Parma e la terzultima a dodici giornate dalla fine.

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