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INTERVISTA ESCLUSIVA

Il Nuovo Tardini, il Centro Sportivo, l’inizio dei cantieri: parla il ceo corporate del Parma Luca Martines

"L'inizio dei lavori? Non c'è una data certa: entro i primi sei mesi del nuovo anno contiamo di avere tutte le autorizzazioni del caso, poi procederemo con la cantierizzazione. Sede alternativa? Piacenza la più probabile, ma dipende dalla categoria"

Dal progetto del Nuovo Tardini all'avanzamento dei lavori per l'ammodernamento del Centro Sportivo di Collecchio. Sono tanti i temi affrontati dal Ceo Corporate del Parma, Luca Martines, che ha rilasciato una intervista esclusiva a ParmaToday.it. Il 2023 è stato un anno positivo per il Club di Krause anche fuori dal campo, segnato da un riavvicinamento tra squadra e territorio, tifosi, istituzioni. Quello che verrà sarà altrettanto importante: di consolidamento, lo definisce Martines. 

Direttore, che anno salutiamo?

"Un anno certamente positivo. Fare bilanci non è semplicissimo perché in dodici mesi ci sono due mezze stagioni, però posso dire che - arrivati alla fine di questo 2023 - il bilancio è certamente positivo. Ricco di emozioni che abbiamo regalato a questa splendida piazza. Alcune sono positive, altre meno. Ma sicuramente, la prima cosa che mi preme sottolineare è come ci sia stato un riavvicinamento importante tra noi e il nostro territorio. Siamo molto contenti di questo perché abbiamo avuto molte testimonianze d’affetto. Quando ci muoviamo con la squadra notiamo che c'è sempre un grande seguito. Sentiamo affetto, come testimonia il 40% in più di tifosi allo stadio rispetto all'anno scorso. Ci sta sicuramente aiutando l'aver cominciato bene questa stagione, sia per la nostra Squadra Femminile che per la nostra Squadra Maschile. Alcuni calciatori storici del club hanno preso altre vie, ma sono stati rimpiazzati degnamente. Ci siamo mossi sulla strada della continuità e credo che questo abbia pagato.

Per quanto riguarda la Squadra Femminile, molto è stato costruito ex novo: nuove calciatrici, nuovo staff tecnico che sta dando ottimi risultati. Frutto di scelte che, sicuramente, stanno premiando. L’organico Corporate si è consolidato, abbiamo riempito con professionisti di grande valore le posizioni vacanti. Abbiamo ottenuto un grande successo nell'ambito della comunicazione, sia quella tradizionale che quella digitale. I nostri follower, su tutte le piattaforme digitali, sono 2.5 milioni. Abbiamo incrementato fortemente la nostra presenza con iniziative importanti. Le celebrazioni per il nostro 110° compleanno hanno visto il coinvolgimento di migliaia di persone durante le nostre attività. I podcast stanno avendo un grande successo: sono più di 12mila i download registrati fino ad oggi, con i nostri prodotti posizionati in cima alle classifiche. Vorrei sottolineare anche l’attività editoriale con la Fondazione Bagnaresi, la scelta dei 110 personaggi più iconici della nostra storia e tante altre iniziative che hanno denotato tanta partecipazione. Accanto a questo, possiamo dire di aver mosso un passo importante per il deposito del progetto definitivo del Nuovo Tardini. Mi sento di dire che siamo in fase avanzata". 

Quindi tutti i vostri obiettivi sono stati centrati.

"Dal lato Corporate mi sento dire sì. In buona parte sono stati centrati tutti i nostri obiettivi".

Capitolo stadio: a che punto siete?

La Conferenza dei Servizi e i suoi enti hanno chiesto documenti integrativi: chiarimenti rispetto ad aspetti procedurali. Hanno avanzato, ed è nelle loro facoltà farlo, circa 150 richieste. Si tratta principalmente di fono-rilevazioni, di aspetti prettamente tecnici relativi agli impianti, a tutto quella che è la parte idrica, elettrica, sul funzionamento di determinate procedure. Il Parma Calcio ha risposto fornendo la quasi totalità dei documenti per le richieste avanzate. Tutte le principali 'rimostranze' hanno trovato risposta. Ne sono rimaste fuori una decina. Alcune hanno bisogno di un periodo di tempo più lungo per essere dipanate". 

Quando pensate di avere il via libera?

"Entro i primi sei mesi del 2024 contiamo di avere tutte le autorizzazioni necessarie. Mi riferisco all'espletamento delle pratiche relative alla chiusura della Conferenza dei Servizi. È necessario poi depositare il progetto esecutivo e procedere con la cantierizzazione. Prevista, a questo punto, entro la seconda metà dell’anno. A questo proposito, voglio dire che sulla scelta del cantiere peserà anche la categoria. La scelta di iniziare la cantierizzazione sarà una scelta che spetta a noi, principalmente. Abbiamo lavorato a stretto contatto con istituzioni e tifosi per cercare di andare in una direzione che possa accontentare tutti. Ma la cosa importante è che i tempi non si siano allungati. Sta andando tutto come avevamo previsto: contiamo di avere espletato le pratiche burocratiche entro i primi sei mesi dell’anno".

E i lavori?

"Non c'è una data certa. Una volta sistemato il capitolo burocratico, con tutte le autorizzazioni del caso, potremo cominciare da luglio in poi. Ma bisogna fare un po' di valutazioni: capire qual è la tempistica, la categoria in cui militeremo. Sono tutte decisioni che prenderemo nel corso del tempo. L'unica cosa certa è che per i lavori serviranno due anni di cantiere. Tutte le analisi, le stime e i cronoprogrammi parlano di 24 mesi". 

In questo tempo dove giocherà il Parma

"Anche qua: tutto è condizionato dall’andamento della Conferenza dei Servizi. Ci sono varie opzioni, quale di queste verrà scelta è figlia della tempistica. Ci sono soluzioni più semplici e rapide, altre più lunghe. Niente di particolarmente nuovo, su questo fronte. Abbiamo sostanzialmente due alternative. La prima: giocare in uno stadio già esistente. La soluzione più vicina e semplice da attuare è quella di Piacenza. Uno stadio già omologato che però, a oggi, necessiterebbe di piccoli interventi. Se il Parma dovesse andare in Serie A, chiaramente. L'opzione Bergamo era sicuramente valida. Per via dei buoni rapporti che intercorrono tra le due società. L'Atalanta aveva già utilizzato il Tardini in passato, per esempio. Ma come destinazione è un po’ lontana. La distanza geografica è maggiore rispetto a Piacenza. Reggio? Molto complessa. I rapporti di sicurezza non sono idilliaci. Non è stata mai contemplata come opzione".

Luca Martines, Ceo Corporate del Parma Calcio

A che punto sono le valutazioni per le sedi in provincia?

"Questa è la seconda soluzione. Un po' più lunga, come dicevo prima. Le alternative di strutture temporanee in provincia non mancano: rimane però una scelta che ha una serie di aspetti burocratici più lunghi Scegliere una sede alternativa significherebbe intraprendere un processo simile a quello del Tardini. Restano vive le ipotesi di Fidenza e Montechiarugolo, ma richiedono comunque dei requisiti di accessibilità importanti. Servono svincoli autostradali, la disponibilità di diverse vie d’accesso, di parcheggi. In questo caso è importante la destinazione d’uso. Devono essere siti preesistenti, già dedicati all’attività calcistica. La capienza? In linea di massima per questi impianti si conta di avere 12mila posti: è il requisito minimo per la Serie A. Contando che in questa prima parte di campionato abbiamo avuto 14mila persone allo stadio di media. Non sono pochi". 

Per il Centro Sportivo di Collecchio?

"L’interlocuzione con il Comune sta andando avanti. Questo è un investimento privato largamente condiviso da tutte le sue componenti. Stiamo facendo delle riflessioni sulle richieste dell’Area Sportiva, quella che sostanzialmente guida questo progetto. Stiamo cercando di dotare la struttura di tutti i comfort necessari. Nel contempo, va accontentata anche la città nelle richieste fornite dalla comunità, visto che l'idea è quella di costruire un centro polifunzionale che abbia fruibilità anche all'esterno. Perché una parte sarà dedicata esclusivamente al Club, un’altra ai cittadini. Senza nasconderci, devo dire che il progetto Stadio ha preso più tempo. Avevamo questa urgenza. Il team che si dedica allo stadio, poi, è lo stesso che si dedica al centro sportivo. Avevamo necessità di sbrigare situazioni relative alla Conferenza dei Servizi, ma con il nuovo anno vi dico che prenderemo in mano anche questa situazione per ripartire più veloce". 

A proposito di nuovo anno, quali sono i buoni propositi?

"Non mi pronuncio dal punto di vista sportivo, non mi compete. Anche se sappiamo tutti che tipo di strada abbiamo intrapreso. Abbiamo iniziato una serie di percorsi che mi auguro di consolidare, mi limito a dire questo. Coltiviamo ambizioni importanti: vogliamo essere un Club riconosciuto a livello europeo. Abbiamo cominciato un percorso che adesso va portato avanti. Sicuramente questo è un punto di partenza, miriamo a consolidare tutto per una crescita futura. Sarebbe bello, per esempio, portare a termine il progetto Stadio e quello relativo al Centro Sportivo. Asset fondamentali per la crescita e lo sviluppo del club". 

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