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Viaggio nell'annus horribilis del Parma: l'affiliazione, le riunioni segrete, la prima al Tardini

Il nuovo corso targato Scala-Ferrari prende vita e riparte da Minotti e Apolloni, Galassi. I nuovi cominciano ad arrivare, la prima al Tardini, l'inizio ad Arzignano, con i tifosi splendidi che seguono la squadra

PARMA - I mesi successivi al fallimento sono pieni di riunioni 'clandestine' e telefonate per decidere chi, tra i contendenti (Scala da un lato con Parma Calcio 1913 e Corrado con Magico Parma dall'altro) debba aggiudicarsi l'affiliazione. Il tutto sotto la sapiente (si fa per dire) guida di Tavecchio, che si astiene da ogni giudizio fino al 24 luglio, quando di fatto si pronuncia a favore di Scala e Marco Ferrari, vero e proprio autore della rinascita in grande stile. Riunioni segrete e incontri notturni per mettere in piedi una strategia e costruire l'attacco al vertice di un campionato che vede il Parma essere solo di passaggio. Organizzato il piano di battaglia, Scala e gli altri aspettano fiduciosi il verdetto del numero uno della Federcalcio che ha tutta la documentazione di entrambe le cordate. Mentre il tempo passa, la cordata di Scala raccoglie consensi e miete entusiasmo, scatenando nella gente una gioia pazzesca nel rivedere i volti di chi opera e rema dalla sua parte.

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Dopo giorni interminabili di lavoro, ore di discussioni e incontri, Scala chiama i suoi ex giocatori, organizzando la società. Apolloni e Minotti, Pizzi e Galassi. Il tutto come se la cordata di Ferrari, che ha dietro gli imprenditori più in vista della città, da Barilla a Dall'Ara, da Pizzarotti a Delrio, fosse sicura di aggiudicarsi l'affiliazione. Che di fatto ottiene il 27 luglio, dopo mesi estenuanti di discorsi, incontri e riunioni. Come ai tempi della carboneria... . I tifosi cominciano a divorare gli abbonamenti, ed è corsa al posto in curva. Una corsa folle e scapestrata, manco il Parma giocasse nelle nobili serie contro le grandi d'Europa. L'effetto nostalgico di Scala e i suoi, il fatto che la squadra abbia nel suo Consiglio d'Amministrazione gente del posto, affidabile e capace di gestire le risorse in maniera trasparente, il fatto che in società ci sia anche una fetta dedicata ai tifosi, con l'azionariato popolare, spinge la gente a sopportare delle ore di file chilometriche davanti al Tardini sotto un caldo asfissiante che non indebolisce in nessun modo la voglia dei tifosi di essere protagonisti in questa stagione più che mai. Il fatto di essere sprofondati negli inferi di una Serie D non per meriti (o demeriti) sportivi, non ha scoraggiato una città che si stringe attorno alla squadra e resta forte, unita, compatta alla ricerca di una nuova sfida. Da vincere a tutti i costi. In pochi giorni polverizzati quasi 10 mila abbonamenti, per ammirare Lucarelli, che alla fine ha detto sì a un altro anno di contratto, e compagni che si riuniscono il 3 agosto a Collecchio. C'è anche Morrone nello staff delle giovanili, con Barone. Pizzi comanda tutto. Il centro sportivo riprende vita, c'è un via vai di giocatori in prova, ci sono ragazzi sconosciuti che si fanno apprezzare da subito per disponibilità è spirito di sacrificio, per entusiasmo e voglia di ricominciare.

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Parma in questo momento rappresenta un'opportunità per tutti, proposte, chiamate, tentativi di provini un po' per tutti. La squadra piano piano prende forma agli ordini di capitan Lucarelli. Arrivano Cacioli e Corapi, Giorgino e Lauria, Adorni e Messina, Ricci e Saporetti. Tutti ragazzi che andranno a costruire una squadra che, in quindici giorni prende forma e convince. Apolloni guida il gruppo, Ermes Fulgoni è il preparatore dei portieri, lo stesso che ha allevato Buffon. I tifosi si appassionano, la squadra ha seguito ed entusiasma dalle prime amichevoli. Risultati che convincono, gioco che latita come normale che sia, all'inizio e senza aver svolto una preparazione completa. Il 29 luglio la squadra viene presentata in Pilotta, con i tifosi che si immergono in questa nuova avventura che comincia sotto l'egida del calcio biologico.

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Il campionato comincia il 6 settembre, il Parma vince ad Arzignano al 90' con un rigore discusso. Da qui comincerà la scalata dei crociati che hanno in testa l'obiettivo di arrivare tra i professionisti nel minor numero di anni possibile. La prima partita al Tardini va in scena il 13 agosto, quando a Parma si presenta il Villafranca Veronese che passa in vantaggio su rigore di Cecco, il primo ad aver segnato al Parma Calcio 1913 che comincia la sua nuova storia partendo da lontano. Ci pensano Fabio Lauria e Christian Longobardi a prendersi la partita e i primi tre punti davanti ai tifosi, in un Tardini che ribolle d'entusiasmo. Va tutto bene, vittoria contro Altovicentino (squadra temibile accreditata per la vittoria), poi il primo pari, a Budrio, contro la squadra di Bazzani, il Mezzolara. 0-0 e qualche malcontento. Settembre va in archivio con il 3-2 alla Ribelle. 

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