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PARTENZA SPRINT

Pecchia ha superato Pecchia: così corre verso la storia

L'allenatore del Parma è uno specialista in Serie B e sa come si vince: intanto questo gruppo, dopo 15 giornate, ha già fatto meglio del suo Verona e della sua Cremonese che, a fine stagione, staccarono il pass per la Serie A

Fabio Pecchia ha superato... Fabio Pecchia. La differenza in questa partenza sprint del Parma l'ha fatta sicuramente l'allenatore, in grado di cambiare la mentalità ai suoi calciatori dopo averli dotati - attraverso la cultura del lavoro - di una disciplina diversa e di un modo di pensare da grande. La squadra, grosso modo, è rimasta quella di un anno fa: diversi giocatori hanno chiuso a testa bassa in semifinale dei PlayOff contro il Cagliari al Tardini uscendo demoralizzati dalla rincorsa che aveva sottratto diverse energie al Parma. Tra i titolari fissi si sono aggiunti solo Hernani e Di Chiara. Il resto dell'intelaiatura è rimasto intatto. I ritocchi sono stati sufficienti ad allungare la panchina, dalla quale Pecchia trova abbastanza energie per cambiare il finale delle partite. Anche di quelle che sembrerebbero già avviate a una conclusione. Tradotto: il Parma viaggia a ritmi più alti rispetto alle squadre con cui l'avvocato di Formia ha trionfato a fine stagione. Per intenderci: il Verona che è sbarcato in Serie A, anno domini 2016-2017, dopo quindici giornate aveva tre punti in meno rispetto a questo Parma. Trenta punti, con la media esatta di due a partita. Aveva segnato più gol sì (32 a 29), ma ne aveva concessi anche molti di più rispetto alla squadra che oggi comanda la Serie B a braccetto con il Venezia (19 a 13). Pecchia a Verona aveva chiuso poi la stagione da secondo in classifica, davanti al Frosinone (arrivato a pari punti: differenza nello scontro diretto) e dietro alla Spal. Aveva finito esaltando Pazzini (capocannoniere quell'anno con 23 gol) e compagni portandoli direttamente in Serie A. Così come ha portato in Serie A, 26 anni dopo, la Cremonese. L'altro suo trionfo, un capolavoro se si considera come i grigiorossi non fossero neanche nel novero delle favorite ai nastri di partenza, don Fabio l'ha firmato in rimonta. La partenza non è stata delle migliori e dopo 15 giornate la squadra barcollava stancamente la zona di confine tra PlayOff e anonimato. 

Pochi i 23 punti in 15 gare, 1,53 di media. Poche le vittorie: 6, oggi sono 10. E pochi anche i gol segnati per un allenatore votato al calcio d'attacco: 18. Questo Parma ne ha segnati 11 in più. Confronto impietoso. Eppure due stagioni fa, mentre il Parma chiudeva al 12 posto con 49 punti dietro a promesse di vittoria e investimenti da top club, la Cremonese di Fabio Pecchia staccava uno storico pass per la Serie A chiudendo a quota 69 in classifica e regalando una gioia immensa al cavalier Arvedi. Altri tempi, viene da dire, altri giocatori e altre squadre. Ma stesso Pecchia, un allenatore che in Serie B ha vinto due volte. E se fosse vero che non c'è due senza tre... Intanto Fabio Pecchia ha superato già se stesso. 

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