rotate-mobile
Sport

Questo Parma sa solo vincere: Čolak, tiro da tre

Finisce 2-1 per i crociati. La squadra di Pecchia supera anche il Pisa grazie ai gol di Bonny (14') e Čolak (94'). In mezzo pareggia Valoti su rigore (85') generoso concesso per tocco di Begić sullo stesso centrocampista toscano. Il Parma vola a punteggio pieno in testa alla classifica

Questo Parma sa solo vincere. Anche in maniera sporca, come a Pisa sotto l'acquazzone. Ci pensa Antonio Čolak a griffare la terza vittoria di fila, la quarta in quattro partite ufficiali, la settima in otto gare (amichevoli comprese) da inizio stagione a oggi. Il vento è cambiato e soffia in direzione del Parma, lo spinge verso la Serie A che è meta delle grandi squadre, come si sta dimostrando quella di Pecchia almeno per tempra e mentalità forgiata in questi quattordici mesi di lavoro con il tecnico di Formia alla guida. Oltre il risultato, il Parma può sorridere anche per i miglioramenti netti che constata in ogni suo calciatore: da Bonny, altro eroe di giornata al primo gol in campionato, a Sohm che adesso può gettare la maschera con il muso lungo e indossare il suo sorriso splendente. Da questo gruppo non è escluso nessuno, neanche Zagaritis che è diventato quasi parte integrante dei meccanismi di Pecchia. Paradossalmente i suoi, dopo il vantaggio e con l'uomo in più (espulsione di Leverbe al 29' per fallo su Bonny) si sono un po' ritratti aspettando il Pisa e cercando di colpirlo in contropiede. Ma hanno finito per portarsi in casa il nemico, fino all'espulsione di Coulibaly. A parità numerica ristabilita, il Pisa ha trovato il pari solo a cinque minuti dalla fine con un rigore (generoso) concesso dall'arbitro per tocco di Begić su Valoti. Penalty realizzato da Valoti stesso che ha trafitto Chichizola, non impeccabile. Ma mentre la gara si avviava verso il pari è spuntata la gamba di Antonio Tony gol Čolak che ha spinto in rete la palla sporca di Delprato per i tre punti e la festa esplosa nello spicchio di curva destinato ai 500 del Tardini che sabato prossimo, a casa loro, diventeranno circa 6.000. Tutti a spingere il Parma per questo derby della via Emilia con la Reggiana, appuntamento fissato da molti sul calendario a inizio stagione. 

Fabio Pecchia rivoluziona il suo Parma: evidentemente il pensiero del derby è un po’ più presente nella testa del tecnico che rivoluziona la squadra vittoriosa al Tardini contro il Cittadella. C’è Mihaila dal primo minuto, ed è questa la novità più grossa, assieme all’assenza di Hernani in mezzo al campo che rifiata e lascia il posto a Bernabé. Con lo spagnolo davanti alla difesa, Pecchia ne guadagna in palleggio e dinamismo ma perde qualcosa dal punto di vista dei muscoli. Niente paura: c’è un Sohm in serata di grazia che accorcia anche per lui quando serve. L’asse centrale funziona: in Bernabé, Sohm appunto e Bonny il Parma trova fosforo, muscoli e fisicità. Elementi che un po’ mancano ad Aqulani, senza diversi interpreti per poter rispondere colpo sul colpo alla forza d’urto del Parma che squassa il match dopo un quarto d’ora. 

Sohm si traveste un po’ da Kessie caricandosi la squadra sulle spalle possenti e apparecchia un assist al bacio con la specialità della casa. Box to box per lo svizzero che con una percussione poderosa semina il panico e scava un solco tra le due metà campo, riempito da Bonny: freddissimo nell’infilare Nicolas e nel prendersi l’abbraccio dei compagni. La squadra di Pecchia legittima la superiorità mostrata sul campo dal 1’. Le avvisaglie per Aquilani erano cominciate già prima: al 6’ il Parma aveva colpito un palo con Partipilo, poi Coulibaly aveva ribattuto in rete ma la difesa dell’ex Roma aveva stoppato tutto a un passo dalla linea. I crociati sembrano in controllo e, dopo il vantaggio siglato Bonny, il Pisa resta pure in dieci. Al minuto 29’ finisce la partita di Leverbe per un fallo da ultimo uomo. Bonny finta di andare da una parte poi va dall’altra, lui si aggrappa al francese abbattendolo. Il Var cambia il colore del cartellino che da giallo passa a rosso. Ed è qui che comincia un’altra gara. In dieci, il Pisa si ritrova. Accorcia le distanze, si ricompatta e prova a battagliare con le sue armi: fuori Arena dentro Hermannsson e via con palleggio e inserimenti degli esterni alle spalle dei difensori del Parma. Barbieri due volte spreca, mentre l’islandese manda fuori di testa. 

Pecchia corre ai ripari: fuori gli esterni, Partipilo e Mihaila, dentro Begić e Čolak che si posiziona come riferimento avanzato. Bonny trasloca sulla fascia, dove il Parma ha sofferto di più. Ma il lato destro di Pecchia sanguina un po’ e D’Alessandro ci si infila con una serpentina che per poco non finisce con il gol del pari. Scricchiolii che fanno rumore e diventano problemi da risolvere per il Parma che intanto si è ritratto inspiegabilmente dopo la superiorità numerica, lasciando il campo al Pisa e provando a ripartire con le sue frecce. Il piano gara però non è mai decollato del tutto, dato che dall’espulsione di Leverbe in avanti la squadra di Pecchia non ha praticamente più creato nulla. Si è portato il nemico in casa, fino all’espulsione di Coulibaly (56’) per fallo su D’Alessandro, scatenato. Ristabilita la parità numerica, il Parma riprova a rimettersi con più testa dentro la partita. Entrano Osorio e Benedyczak per Sohm e Bonny. Ma è il Pisa che attacca alla ricerca del pari. Che arriva su rigore per un tocco di Begić su Valoti all’interno dell’area. Partita finita? Forse. L'anno scorso di sicuro, quest'anno c'è Antonio Tony gol Čolak che corregge  in rete il pallone di Delprato e dà inizio alla festa del Parma. che ora aspetta il derby e vola a nove punti in classifica. Più primo che mai. 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Questo Parma sa solo vincere: Čolak, tiro da tre

ParmaToday è in caricamento