rotate-mobile
Cronaca

Vi spiego come funziona la truffa delle auto incidentate

Ecco come hanno tentato di truffarmi: la proposta di acquisto, l'arrivo di cinque persone e la richiesta di denaro per il viaggio

"Compriamo auto, anche incidentate, in contanti per il mercato di import/export". Chi di voi non ha trovato sul finestrino della propria auto un bigliettino di questo tipo, con un nome e un numero di cellulare? La rete è capillare, da Parma a Milano, da Napoli a Roma i messaggi contenuti sono gli stessi. Un vantaggio, a prima vista, per il proprietario di un'auto non più utilizzabile perchè incidentata o perchè ha alle spalle troppi chilometri per poter essere appetibile per il mercato dell'usato.

Così, dopo aver preso il numero di telefono di uno dei biglietti che ci avevano lasciato in auto, abbiamo deciso di chiamare. Come prima cosa descriviamo la nostra auto, una vecchia Renault, in parte incidentata che sicuramente non ha un mercato e l'unica alternativa sarebbe la demolizione. Ma magari è ancora possibile ricavarci qualcosa. La comunicazione avviene tutta su WhatsApp: invio le foto dell'auto, le caratteristiche principali - compreso il numero di chilometri circa 260 mila - e tutti i dati contenuti nel libretto. Dopo aver avuto una valutazione di massima - circa 300 euro per l'auto che verrebbe utilizzata per i pezzi di ricambio - decidiamo di incontrare il nostro acquirente.

Dopo vari tentativi riusciamo ad incontrarci a Parma, nei pressi del parcheggio in cui si trova l'auto che avevamo fotografato. All'appuntamento di presentano 3 persone, a bordo di un'auto e altre 2 persone a bordo di un secondo mezzo. In un primo momento la situazione sembra tranquilla. Ci dirigiamo verso il posto in cui è parcheggiata la Renault. E qui iniziano i primi problemi: "Non è come l'avevo vista in foto perchè ci sono dei danni che non erano stati segnalati". Rispondiamo che non è cosi, che le foto mostravano l'unica ammaccatura importante, alla fiancata destra.

L'auto incidentata-2

Dopo pochi minuti i toni di quelli che avrebbero dovuto essere gli acquirenti cambiano: "Ora abbiamo fatto un viaggio in due auto da Alessandria e ci devi 200 euro per le spese. Questa auto, così com'è, non ci serve a niente ma noi siamo venuti apposta per te fino a Parma ed ora dobbiamo tornare indietro a mani vuote". A quel punto cerchiamo di rispondere dicendo che gli accordi erano altri, che avevamo concordato un prezzo e che non era stato detto nulla in merito ad eventuali rimborsi spese.

L'aria si fa più pesante perchè la persona con la quale avevo parlato inizia ad innervosirsi. Con lui anche gli altri che lo accompagnano. "Ora ci devi dare quei soldi oppure ci dai 300 euro e provvediamo noi alla demolizione dell'auto. Stiamo lavorando e prima di tornare a casa vogliamo quei soldi". Fortunatamente l'auto si trova nei pressi di un'officina di un meccanico che conosciamo.

Così chiediamo il suo aiuto ma sul momento non è disponibile. La truffa - pensiamo mentre cerchiamo di allontanarci senza conseguenze - funziona così: i truffatori vanno sul posto. Poi sostengono che l'auto non è nelle loro aspettative e chiedono il rimborso di un ipotetico viaggio: 200 euro che poi si sono trasformati in 300 euro. Presentandosi in cinque persone, poi, tentato in qualche modo di mettere in soggezione il proprietario dell'auto, che pensava invece di trovarsi davanti un solo acquirente. Proviamo di nuovo a dire che gli accordi non erano quelli ma i toni si fanno sempre più pesanti. A quel punto diciamo che stiamo chiamando le forze dell'ordine. Così riusciamo a dileguarci, non senza qualche difficoltà. Il giorno stesso e alcuni giorni dopo riceviamo messaggi di avvertimento via WhatsApp. 

Gli avvertimenti su WhatsApp-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

ParmaToday è in caricamento