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I professionisti del Maggiore in campo per sensibilizzare contro il tumore al polmone

Dalla prevenzione alla ricerca. Incontri dedicati ai pazienti, progetto pilota di screening polmonare, un convegno per fare il punto sulla ricerca. Le iniziative in occasione del mese dedicato ad una delle neoplasie più diffuse al mondo

Novembre è il mese mondiale dedicato alla sensibilizzazione per il tumore al polmone, che resta la neoplasia con il più alto tasso di mortalità a livello mondiale. Numerose le iniziative dei professionisti del Maggiore che vedono il coinvolgimento di pazienti e delle associazioni per presentare le nuove opportunità terapeutiche offerte da una ricerca che continua a progredire e sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce che a Parma è possibile grazie al progetto di screening polmonare RISP.

Alla conferenza stampa di presentazione il coordinatore del PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) di Oncologia toracica e direttore della struttura di Oncologia Medica Marcello Tiseo; il direttore di Scienze radiologiche Nicola Sverzellati; il direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e commissario straordinario di Ausl Massimo Fabi e il rettore di Università di Parma Paolo Martelli.

“I tumori polmonari costituiscono ancora la principale causa di morte per tumore – ha dichiarato Massimo Fabi - tuttavia stiamo assistendo ad un progressivo e rapido miglioramento nella gestione dei pazienti affetti da questa patologia, grazie a nuovi farmaci, ma grazie anche ad una gestione sempre più integrata che parte dalla diagnosi precoce e da una ricerca all’avanguardia che a Parma si sviluppa con il PDTA interaziendale di Oncologia Toracica in una gestione multidisciplinare grazie ad un lavoro di squadra da parte di tutti i professionisti”.

“Sensibilizzare le persone verso comportamenti virtuosi e verso il valore della diagnosi precoce – commenta il Rettore Paolo Martelli - è il primo passo di una strategia vincente. Ed è un passo non solo fondamentale ma necessario: è doveroso per le istituzioni muoversi in questa direzione. L’Università partecipa dunque più che convintamente a questo mese della prevenzione, incentrato su una patologia sulla quale siamo molto impegnati con diversi gruppi di ricerca, in piena sinergia con le professioniste e i professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, e sulla quale proprio dalla ricerca possono arrivare notizie importanti per il miglioramento della cura delle e dei pazienti. Anche in questo caso il gioco di squadra è cruciale, così come il legame tra ricerca e assistenza”.

Due le iniziative in campo: mercoledì 8 novembre ore 14.30 allo Star Hotel du Park “Meet2Talk Parma”, un incontro rivolto ai pazienti, con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, per presentare le novità in termini di diagnosi precoce e terapie negli stadi iniziali del tumore. Con il coordinatore del PDTA di Oncologia toracica e direttore della struttura di Oncologia Medica Marcello Tiseo e i direttori di Chirurgia toracica Paolo Carbognani; Scienze radiologiche Nicola Sverzellati; Pneumologia ed endoscopia toracica Maria Majori, nonché le psicologhe Cecilia Sivelli e Jutta Bologna. Il 29 novembre all'NH Hotel si terrà un convegno scientifico, “Lung Cancer in 2023: controversies and perspectives”, per fare il punto sulle novità terapeutiche e le prospettive di ricerca che stanno migliorando la cura dei pazienti. Presiederanno il convegno Marcello Tiseo e Pier Giorgio Petronini, professore di patologia generale all'Università di Parma.

“Le novità nell’ambito della gestione dei tumori polmonari sono sempre maggiori – spiega Marcello Tiseo -. Se negli ultimi anni si è affermato il ruolo della caratterizzazione molecolare e della relativa terapia target, nonché dell’immunoterapia nelle forme avanzate di tumore polmonare, più recentemente si sono rese disponibili sempre più evidenze circa la migliore gestione dei pazienti in stadio precoce operabile. Fino a poco tempo fa in questi stadi precoci di malattia quando resecabili, il ruolo centrale lo aveva solo la chirurgia. Ora l’attenzione viene posta anche sul contributo delle terapie a target molecolare in fase post-operatoria, cosi come dell’immunoterapia come trattamento adiuvante post-operatorio. Tutte queste novità hanno mostrato di impattare in maniera significativa nel ridurre il rischio di recidiva di malattia dopo una chirurgia”.

Di screening polmonare ha parlato Nicola Sverzellati, direttore dell’Unità Operativa di Scienze Radiologiche che partecipa al progetto Risp, la Rete Italiana Screening Polmonare. Finanziato dal Ministero della Salute e promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano rappresenta un programma di diagnosi precoce del tumore polmonare rivolto a 10 mila soggetti considerati “ad alto rischio” in tutta Italia (età compresa tra i 55 e 75 anni e forti fumatori o ex-fumatori) e intende valutare l’efficacia di un programma di screening sulla popolazione e l’impatto della prevenzione sulla qualità di vita.

“Il successo del progetto Risp rappresenta una continuazione naturale di altri progetti di ricerca che hanno visto l’Azienda Ospedaliero-Universitaria in prima linea e che si inseriscono nel percorso di lotta al tumore al polmone. “E’ particolarmente importante individuare l’insorgenza del cancro in uno stadio precoce, - ha ribadito Sverzellati - quando ancora non ha causato disturbi o sintomi, per permettere il miglioramento delle possibilità terapeutiche”.

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