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L'INTERVISTA

Il Questore: "Pattuglie in strada raddoppiate e controlli costanti: Parma è una città sicura"

Intervista a Maurizio Di Domenico che traccia un bilancio ad otto mesi dal suo insediamento: "Contrasto alla criminalità giovanile con controlli tutti i sabati. In città fiorente attività di spaccio e di consumo di droga". E sul passaporto: "E' garantito a tutti i cittadini che hanno un'emergenza e presentano il biglietto aereo: non abbiate paura di non poter partire"

"Abbiamo rinforzato i servizi preventivi, raddoppiando il numero di pattuglie presenti in strada per ogni turno, da due a quattro. Parma è una città bellissima e vivibile. Parma è una città sicura: esistono le condizioni, sia dal punto di vista della sicurezza urbana che da quello delle attività di prevenzione". Ad otto mesi dal suo insediamento il Questore di Parma Maurizio Di Domenico traccia un primissimo bilancio delle attività della Questura in un'intervista a Parmatoday. "Io capisco il cittadino che la sera vede degli strani episodi, dei bivacchi o persone che si aggirano al buio in zone isolate e può avere paura. Però bisogna vedere se poi effettivamente ci sono aggressioni o furti". Sul tema passaporti, che ha suscitato polemiche negli ultimi giorni: "Il passaporto è garantito a tutti quelli che hanno un urgenza e presentano il biglietto aereo: i cittadini non devono aver paura di non poter partire" 

A circa otto mesi dal suo insediamento che idea si è fatto della città di Parma, può tracciare un primissimo bilancio delle attività della Questura? 

"L'idea è di una bellissima città, dove i servizi funzionano. Le condizioni di vita e la vivibilità sono importanti anche per la sicurezza: dove ci sono pulizia per le strade, trasporti pubblici e illuminazione che funziona è chiaro che diminuisce generalmente la criminalità. Esiste il bene ed esiste il male, che ovviamente dobbiamo contrastare. Sicuramente anche quest'estate abbiamo avuto delle criticità ma devo dire che gli autori di questi reati sono stati arrestati. I dati sono positivi: abbiamo rafforzato i servizi di carattere preventivo, in particolare abbiamo raddoppiato la presenza della pattuglie in strada. Per ogni quadrante abbiamo dalle tre alle cinque pattuglie. Abbiamo fatto una scelta, riducendo il personale di alcuni uffici per investire sulla presenza in strada. Non possiamo pensare che non ci siano reati. I controlli straordinari vengono effettuati tre volte a settimana, oltre a quelli ordinari"

La videointervista - Il bilancio del Questore: "A Parma la situazione è sotto controllo"

Il tema della percezione della sicurezza torna periodicamente d'attualità, soprattutto quando si verificano reati 'fastidiosi' di microcriminalità come i furti nelle abitazioni e gli scippi. Parma è una città sicura? 

"Parma è una città sicura nel senso che esistono le condizioni, sia dal punto di vista della sicurezza urbana sia per quanto riguarda le attività di carattere preventivo, per far si che lo sia, Io capisco il cittadino che la sera vede degli strani episodi, dei bivacchi o persone che si aggirano al buio in zone isolate e può avere paura. Però bisogna vedere anche poi nel concreto quali sono gli episodi delittuosi che vengono posti in essere, se poi effettivamente ci sono aggressioni o furti. E' chiaro che l'azzerare tutti i reati è praticamente impossibile. Il cittadino qualora si senta minacciato non deve esitare a chiamare il numero di emergenza. Non bisogna né essere troppo pessimisti né troppo ottimisti" 

Sul tema passaporti ci sono state recentemente alcune polemiche. E' così difficile fare il passaporto a Parma? 

"La questione passaporti è di carattere nazionale. C'è questa difficoltà e anche un pò di timore e psicosi di non riuscire a partire. Me ne sono occupato da subito nel senso che se prima gli appuntamenti venivano fatti a tre o quattro giorni io ho preferito aprire l'agenda ad mese/40 giorni. Vengono fatti in media 70/80 passaporti al giorno, circa 400 passaporti a settimana e 2 mila al mese. L'anno scorso abbiamo infatti rilasciato 25 mila passaporti, oltre ai 2 mila rilasciati per le emergenze. L'utente non deve aver paura di non partire: se faccio un biglietto aereo e devo partire per motivi di salute, familiari ma anche per turismo mandando una mail o contattando l'Urp è possibile chiedere l'appuntamento per le urgenze il martedì pomeriggio ed il sabato mattina, anche se l'agenda passaporti è piena"

Il tema delle truffe agli anziani (e non solo) è sicuramente uno di quelli che crea allarme tra i cittadini. Come state intervenendo in questo ambito? 

"Oltre alle normali campagne informative con comunicati, avvertenze e appelli abbiamo adottato un'iniziativa, insieme agli amministratori di condominio, per sensibilizzare gli anziani e abbiamo apposto dei riquadri sui condomini che hanno sottoscritto l'accordo. E' chiaro che la presenza capillare in tutti i condomini non ci può essere. Spesso i truffatori sfruttano il fatto che alcune persone, che soffrono di solitudine, hanno necessità di parlare"

La criminalità organizzata continua a stringere in una morsa Parma e il suo territorio. Anche se non emerge in modo esplicito l'introduzione di capitali di provenienza illecita 'droga' l'economia della nostra provincia, soprattutto in alcuni settori...

"A novembre abbiamo concluso un'indagine patrimoniale, insieme alla guardia di finanza, che ha portato al sequestro preventivo di beni tra autovetture, immobili e terreni agricoli per circa un milione di euro. Si tratta di un imprenditore che era stato coinvolto in una grossa indagine di mafia. Queste persone sono tutte costantemente monitorate e verifichiamo quali sono le loro fonti di reddito. Laddove abbiamo la percezione o la certezza che stiano delinquendo non esitiamo ad agire"

Come la situazione a Parma per quanto riguarda la criminalità organizzata, in particolare nel periodo post Aemilia? 

"Le interdittive antimafia vengono messe in atto dopo un approfondimento di un apposito gruppo che è stato costituito in Prefettura. Anche quest'anno c'è stata qualche interdittiva nei confronti di persone che hanno partecipato ad appalti succulenti quando in realtà non avrebbero potuto farlo per i loro pregiudizi e le loro connivenze con soggetti mafiosi" 

Con i fondi del Pnnr il rischio aumenta?

"Lo strumento delle interdittive è molto potente. Con i fondi pubblici è difficile ipotizzare un'infiltrazione mafiosa mentre tra soggetti privati è più facile. Lo stato si sta muovendo nella direzione di monitorare sia la parte pubblica che quella privata" 

Per quanto riguarda lo spaccio di droga che situazione ha visto a Parma, da sempre considerata una della città in cui il consumo di sostanze stupefacenti è più alto? Lei ha esperienze di lotta allo spaccio di un certo peso. Come vi state muovendo? 

"La lotta allo spaccio è stato sempre uno dei miei pallini, soprattutto quando ero dirigente della Squadra Mobile. Oltre per la parte salutistica lo spaccio va attenzionato anche perchè comporta tutta una serie di reati, dai furti agli scippi, le estorsioni e le rapine, talvolta consumati dai tossicodipendenti per avere i soldi per comprare la droga. C'è un discorso di microcriminalità che fa diventare difficile la convivenza nelle aree urbane. C'è una fiorente spaccio e un consumo non solo da parte di persone tossicodipendenti, che hanno necessità di cure, ma anche da parte di insospettabili. Abbiamo fatto sequestri anche di 4 chili di cocaina; c'è una forte richiesta. Stiamo cercando di contrastare questo fenomeno e abbiamo delle attività investigative in corso"

Da dove arriva la droga a Parma?

"C'è una tale diffusione che non c'è un canale unico di approvvigionamento. Parma è posizionata tra Milano, Bologna con anche la costiera romagnola vicina: è chiaro che è un punto di riferimento per gli spacciatori: ci sono grossi centri e vie di comunicazione"

Quali sono le criticità maggiori per una città come Parma per quanto riguarda la sicurezza? 

"Non abbiamo dei ghetti o dei quartieri dove la polizia non può entrare, assicuriamo ogni forma di intervento su tutto il territorio comunale. Ci sono alcune zone in cui si concentrano persone che commettono reati e a volte alcune etnie, probabilmente perchè non sono integrate appieno nel tessuto sociale. Riusciamo ad effettuare quotidianamente servizi di contrasto nel periodo del centro ma anche degli altri quartieri. Nel quartiere San Leonardo, quando i pochi negozi chiudono, non ci sono spazi di aggregazione"

Anche il tema della violenza contro le donne è importante, le denunce sono in aumento..

"Io penso che ci siano più denunce perchè ci sono più informazioni, la donna è più consapevole che ci sono alcuni strumenti di intervento anche preventivi. Ancora oggi ci sono ritrosie in caso di non indipendenza economica o in presenza di figli minori

Sul tema della criminalità giovanile invece come vi state muovendo? 

"Per la criminalità giovanile abbiamo un servizio interforze che viene fatto tutti i sabati. C'era l'abitudine, da parte di gruppetti di giovani e giovanissimi provenienti anche dai comuni della provincia, di trovarsi in Ghiaia e partire con delle scorribande. Ora, fino a circa le 21, quelle zone son monitorate. Ogni sabato identifichiamo numerosi minorenni in questa zona. Questa attività preventiva sta portando i suoi frutti"
 

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