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Nuovi spazi di Gastroenterologia e nuova Terapia semintensiva respiratoria

Doppio taglio del nastro al Maggiore. Elevata tecnologia e complessità organizzativa al servizio dei pazienti. Alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini

Spazi più funzionali alle esigenze di una moderna assistenza e una dotazione tecnologica all’avanguardia per le due strutture dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma di cui si è tenuta l’inaugurazione alla presenza dell’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, delle Autorità e dei professionisti del Maggiore.

La struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ha trovato locali ampi e funzionali per pazienti e professionisti al quarto piano dell’Ala Sud dell’Ospedale Maggiore con un investimento in tecnologie per potenziare la dotazione esistente e permettere l’esecuzione di particolari procedure endoscopiche e un impegno economico altrettanto importante dedicato ai percorsi di sterilizzazione degli strumenti con sistemi automatizzati e certificati che rappresentano una garanzia per i pazienti.

Elevata tecnologia e complessità organizzativa per la nuova unità di Terapia semintensiva respiratoria, un reparto inserito nel Covid Intensive Care, Hub nazionale per la Terapia Intensiva. Sedici posti letto di Terapia semintensiva che, in caso di repentine emergenze sanitarie, possono essere convertiti in letti di Terapia intensiva, grazie alla dotazione di attrezzature tecnologiche e sistemi di monitoraggio oltre a caratteristiche strutturali avanzate e un’equipe di medici e infermieri qualificati.

“Un investimento in tecnologie e spazi che consente un ulteriore avanzamento della qualità della nostra sanità, sia per i professionisti sanitari che per i cittadini, – ha dichiarato Raffaele Donini assessore regionale alla Sanità – verso i quali continuiamo ad assicurare la presa in carico sanitaria più efficace possibile. Nell’augurare buon lavoro a tutti i professionisti che in questi nuovi spazi daranno come sempre il massimo grazie alle loro competenze, un ringraziamento particolare va anche a Fondazione Cariparma, ai cittadini e alle aziende private che, attraverso il loro contribuito, manifestano in maniera concreta il senso di comunità di un territorio che fa della sanità pubblica e universalistica un valore centrale”.

“In Azienda Ospedaliero-Universitaria si inaugurano, insieme all’assessore Raffaele Donini, – ha dichiarato il direttore generale del Maggiore e commissario straordinario Ausl Massimo Fabi – due grandi interventi che potenziano funzioni di alta complessità per il nostro Ospedale con soluzioni organizzative modulabili e tecnologie all’avanguardia che valorizzano le alte competenze e capacità dei professionisti che vi prestano la loro attività. Investimenti sostenuti grazie a risorse messe a disposizione dal DL 34/2020 e all’impegno della Regione oltre che dell’Azienda stessa, ma anche grazie ai contributi di Fondazione Cariparma, aziende, privati cittadini e associazioni, sempre attenti alle istanze della sanità del nostro territorio”.

“Una medicina sempre più personalizzata e all’avanguardia, con spazi a misura di pazienti e operatori e con attrezzature di altissimo livello. È quello cui occorre tendere per il presente e per il futuro prossimo, e ciò che inauguriamo oggi va in questa direzione”, osserva il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, che sottolinea: “È importante rimarcare che dietro iniziative come questa c’è un’intera comunità. Ci sono naturalmente le istituzioni, che hanno investito fondi propri, ma ci sono anche tante altre realtà, dalle fondazioni bancarie al privato sociale, dall’associazionismo alle imprese e alle singole persone, che hanno dato il loro contributo, più o meno grande. Si tratta dell’impegno e del contributo di una comunità che ha a cuore il bene comune, e la salute ne è parte essenziale”

La presentazione delle due strutture da parte dei direttori Gian Luigi de’ Angelis della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva e Maria Majori della Pneumologia ed Endoscopia toracica a cui afferisce la Terapia semintensiva respiratoria.

“Oggi inauguriamo un reparto che risponde alle esigenze di assistenza dei pazienti e degli operatori che ogni giorno svolgono la loro attività – ha dichiarato Gian Luigi de’ Angelis – delle sei sale endoscopiche, due sono sale operatorie con respiratori che consentono l’eventuale intubazione del paziente. Inoltre, agli spazi di preparazione dei pazienti sono state affiancate un’ampia Recovery Room per il post procedura con 10 posti letto monitorati e centralizzati e una piccola Recovery Room dedicata ai pazienti pediatrici dove possono essere presenti i genitori. Particolarmente all’avanguardia è il percorso di sterilizzazione degli strumenti che comprende tre stanze con sistemi automatizzati e certificati, per lavaggio, disinfezione, sterilizzazione e conservazione in armadi tecnici degli strumenti, a garanzia assoluta per i pazienti”.

“Aggiungo solo – ha concluso de’ Angelis – con un ringraziamento ai tanti sostenitori tra cui Fondazione Cariparma, aziende come Barilla e tanti cittadini che tramite l’associazione Snupi, da vent’anni al fianco dell’attività della Gastroenterologia, hanno contribuito e contribuiscono al necessario aggiornamento continuo delle tecnologie”.

Un grande sforzo organizzativo e tecnologico quello che ha portato alla creazione della Terapia semintensiva respiratoria all’interno della struttura di Pneumologia ed Endoscopia toracica. “Un’area che può essere convertita, in tempi rapidi, in setting intensivo nel caso di repentine emergenze sanitarie sul territorio”, spiega la direttrice Maria Majori che aggiunge: “Forte impulso è stato dato, in particolare, alle attrezzature con ogni postazione dotata di monitoraggio centralizzato, ventilatore polmonare e sistemi di infusione, oltre a strumenti per la diagnostica ecografica bed-side ed endoscopica. Nelle cinque stanze di degenza, che possono essere completamente isolate in caso di emergenza, i posti letto vengono monitorati da un sistema di videocamere di sorveglianza paziente e da un sistema di monitoraggio di parametri vitali ed infusionali, che consentono un controllo clinico costante e centralizzato da parte del personale medico e infermieristico”. Un’organizzazione complessa, appunto, che può essere modulata su improvvise emergenze ma che mantiene un’alta dotazione tecnologica e di monitoraggio. Per un investimento  complessivo (lavori, tecnologie, arredi e sistemi informatici) di 2milioni 881 mila euro che è stato possibile grazie all’utilizzo di fondi del DL 34/2020 e di fondi regionali. 

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