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Un anno della Terapia intensiva pediatrica: cure per 167 piccoli o giovani pazienti

Un ringraziamento all’associazione Noi per Loro che ha contribuito alla realizzazione del reparto con la donazione di avanzate apparecchiature

“Abbiamo voluto festeggiarli, ringraziarli e condividere con loro la nostra soddisfazione”, con queste parole la direttrice della 1° Anestesia e Rianimazione Sandra Rossi ha simbolicamente aperto le porte della Terapia intensiva pediatrica a Noi per Loro in occasione del loro 40esimo compleanno. Un ringraziamento all’associazione che ha contribuito a realizzare il reparto che festeggia il suo primo anno di attività.

Collocata nel cuore dell’Ospedale dei bambini, a fianco del comparto operatorio, della terapia intensiva neonatale e della degenza neonatale, la Terapia intensiva pediatrica  in un anno di attività ha offerto una risposta ad elevata intensità di cura alle esigenze non solo della nostra provincia, ma di tutta l’Emilia occidentale e oltre.

In un anno di attività sono 167 i piccoli pazienti presi in carico dalla Terapia Intensiva Pediatrica di Parma. Di questi 21 pazienti avevano meno di un anno di età, mentre altri 52 non avevano ancora compiuto i tre anni.

La maggior parte di loro sono stati ricoverati in Terapia intensiva pediatrica per insufficienza respiratoria, in quanto necessitavano di ventilazione invasiva e non invasiva, o per esigenza di un monitoraggio costante post operatorio che richiedeva l’intervento dell’equipe di medici e infermieri addestrati in ambito rianimatorio pediatrico. Altri 22 pazienti per traumi o politraumi causati da incidenti stradali tenendo conto che la TIP di Parma è centro di riferimento per l’Emilia ovest che comprende anche le provincia di Piacenza, Reggio e Modena.

“Proprio per aumentare la nostra capacità di risposta-spiega Clelia Zanaboni, responsabile della Terapia Intensiva Pediatrica che afferisce all’unità di 1° Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma-stiamo attivando un progetto per il trasporto pediatrico dei bimbi critici valutati potenzialmente instabili dalle terapie intensive adulti dell’Emilia che vede l’équipe pediatrica di Parma valutarli e stabilizzarli in loco per consentirne un trasporto sicuro e protetto”.

“Preziose per i nostri pazienti – aggiunge Zanaboni - sono anche le collaborazioni attive con altri centri pediatrici (Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e Gaslini di Genova in primis ) che ci hanno permesso di trattare a Parma casi molto complessi affetti da gravi patologie, senza trasferire pazienti e genitori fuori regione”.

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