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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Richiedenti asilo, Manifattura Urbana sostiene e partecipa al progetto della Regione Emilia-Romagna

"Le tecniche costruttive tradizionali: malte, murature, coperture e muretti a secco": è il titolo del corso di formazione che alcuni dei membri di Manifattura Urbana tengono dal 23 al 26 Febbraio a Ghiare di Berceto (Parma), prestando la propria collaborazione nell'ambito del progetto 2015-3691/RER

“Le tecniche costruttive tradizionali: malte, murature, coperture e muretti a secco”: è il titolo delle lezioni che Manifattura Urbana tiene dal 23 al 26 Febbraio a Ghiare di Berceto (Parma), prestando la propria collaborazione nell’ambito del progetto regionale “2015-3691/RER – Tirocini rivolti a soggetti richiedenti asilo politico DGL 286/1998 – Azione 1 area montagna occidentale (CIOFS/FP-ER Parma)” dell’ente di formazione professionale CIOFS (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane) di Parma e Consorzio Fantasia Onlus.

Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è strutturato in tre micro-progetti, di cui uno “corsuale” denominato “Laboratorio propedeutico: alfabetizzazione-educazione civica-conoscenze trasversali settori di inserimento nei tirocini”, atto a favorire l’integrazione e creare una cultura più positiva nei confronti delle persone approdate in Europa dopo il difficile – e molto spesso tragico – percorso che le ha costrette a lasciare il loro paese d’origine.

Il proposito è anche quello di aiutare gli italiani a superare le diffidenze nei confronti degli immigrati, dimostrando come quasi tutti vogliano integrarsi ed essere una risorsa per il paese. Dunque, un vero e proprio “ponte” tra due culture, i cui intenti non potevano non essere condivisi dagli associati di Manifattura Urbana, che hanno messo a disposizione entusiasmo e competenza. I laboratori propedeutici al lavoro si focalizzano su quattro differenti ambiti professionali: oltre a quello cui partecipa Manifattura Urbana vi sono infatti l’area manutenzione verde e ambiente, l’area agro-forestale per la manutenzione dei boschi e quella dell’allevamento del bestiame. Un totale complessivo di 100 ore di lezione, 46 delle quali dedicate alle materie comuni (come l’alfabetizzazione e la sicurezza sul lavoro) e 54 distribuite tra le quattro aree professionali, 13 circa per ognuna. L’obiettivo è di conferire ai 15 partecipanti le capacità necessarie all’esecuzione di un mestiere, dando loro l’opportunità di svolgere un tirocinio in una delle aziende della nostra provincia che possa magari culminare in un’assunzione.

"L’attività svolta insieme al CIOFS non si propone solo di far capire agli italiani che i profughi sono persone come noi – commenta Giuliano Capece, consigliere delegato per l’Area Immigrazione di Consorzio Fantasia – ma è anche un modo per offrire ai rifugiati l’opportunità di imparare un mestiere, oltre ad aiutare le aziende del nostro territorio". Soddisfatto anche il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi: « Siamo stati il primo Comune ad ospitare i rifugiati, nel 2011. Lo abbiamo fatto con piacere ma, non essendo dei buonisti, per facilitarne l’inserimento abbiamo richiesto che potessero lavorare per la comunità. Due sono rimasti come volontari: coltivo l’idea che, come loro, anche altri possano aiutare significativamente il Comune".

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