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Elezioni Comunali 2012

Le interviste - Bernazzoli: "Dalla città cantiere alla città quartiere"

Nuova tappa delle interviste ai candidati sindaco per le prossime elezioni amministrative, ormai imminenti: cinque domande per il candidato sindaco per il Partito Democratico, attuale presidente della Provincia

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Abbiamo scelto cinque domande, su alcuni dei temi più sentiti dai cittadini e dai nostri lettori, per interrogare i dieci candidati sindaco.

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Vincenzo Bernazzoli è il candidato sindaco per il Partito Democratico.

L'anno scorso Parma è stata al centro dello scandalo corruzione: l'immagine da città europea si è scalfita in seguito alle inchieste sulla tangentopoli parmigiana. Due punti su cui si basa la sua ricetta per fare uscire la città dall'impasse in cui è caduta.

"Il primo impegno è quello di mettere in sicurezza i conti del Comune. Si tratta della condizione basilare per poter tornare ad avere la forza per realizzare nuovi investimenti e progetti realmente importanti per la città.  Bisogna proseguire la ristrutturazione del debito attivando un tavolo di confronto con i creditori, in primis le banche, ma è necessaria anche una operazione di trasparenza, soprattutto nelle società partecipate, che vanno razionalizzate creando un nucleo di controllo operativo che si occupi della loro gestione. La sfida è quella di sistemare i conti mantenendo il più possibile l’attuale livello dei servizi alla persona, attivando anche risorse private e collaborazioni con il mondo del volontariato. Importante inoltre passare dalla città cantiere alla città quartiere, portando i servizi in ogni zona della città e favorendo così la coesione sociale, vera forza della nostra città. Vogliamo investire su tutti i quartieri dotandoli di case della salute, di spazi aggregativi e di centri per anziani, compatibilmente con le risorse disponibili".  

Secondo recenti stime il debito del Comune di Parma ammonterebbe a circa 600 milioni di euro: le manovre del commissario Ciclosi per risanarlo non sono piaciute a molti. Le tasse aumenteranno. Quali misure prenderà se sarà eletto?

"Il debito del Comune deriva dalle sciagurate politiche amministrative delle precedenti Amministrazioni di centrodestra. Ora ci troviamo nella condizione di dover rimediare a questi danni senza pesare eccessivamente sulle tasche dei cittadini. Posso assicurare che abbasseremo le tasse, se possibile fin da subito, certamente dal 2013. Per farlo razionalizzeremo le spese di funzionamento dell'ente partendo dalla rigorosa analisi di una spending review, che ci consenta di capire dove poter recuperare risorse preziose. Con lo stesso impegno promuoveremo una lotta serrata all'evasione fiscale. Utilizzeremo inoltre parte dei fondi ex metro e chiederemo al Governo – assieme all’Anci – che almeno il 70% dell’Imu rimanga ai Comuni, scelta che ci consentirebbe di abbassare subito le aliquote. Con l’entrata in funzione del termovalorizzatore riporteremo le bollette dei rifiuti almeno agli stessi livelli del 2008".

Il settore produttivo del territorio è al collasso: molte aziende licenziano e chiudono: dalla Intercast  alla Cft, i lavoratori si ritrovano spesso senza alternativa, soprattutto nella fascia tra i 40 e i 50 anni: quali misure concrete metterà in campo per risolvere la situazione?

"Durante questa campagna elettorale ho incontrato tanti lavoratori di aziende in crisi come Intercast, Faram e Cft. Per uscire da questa difficile situazione servono politiche del lavoro incisive, in grado di promuovendo contrastare gli effetti della crisi. Penso all’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo, alla promozione di attività di formazione per offrire una forza lavoro competente e in linea con le necessità delle aziende, alla garanzia di sostegni per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle Pmi. L’Amministrazione Comunale deve impegnarsi soprattutto per garantire i servizi necessari alla realizzazione di nuovi “incubatori d’impresa” e spin-off che favoriscano l’imprenditoria giovanile e il trasferimento tecnologico. Un’altra priorità è ridurre la burocrazia dei servizi comunali, attraverso la loro digitalizzazione".

Casa. Aumenta il numero di sfratti e le persone che vivono in strada. Quali soluzione proponete per rispondere alla esigenze delle persone in difficoltà economica, spesso in seguito alla perdita del lavoro?

Garantire il diritto alla casa significa dare risposta a un bisogno primario dei cittadini, a partire da quelli che sono in difficoltà a causa della crisi.  Per questo daremo nuovo impulso all’Agenzia casa ampliandone il campo di azione per realizzare intese con i proprietari di abitazioni e monitoreremo il numero degli alloggi sfitti, realizzando un sistema premiante per chi affitta. Monitoreremo l’invenduto dando vita ad accordi con gli imprenditori che consentano anche di mettere a disposizione alloggi a canone sociale. Da rilanciare anche il progetto “Affitti Garantiti” perché tutela i proprietari e allo stesso tempo offre vantaggi agli affittuari. Bisogna riesaminare le condizioni con cui viene calcolato il punteggio per l’assegnazione delle case pubbliche, aggiornandole alle situazioni delle famiglie più colpite dalla crisi. E’ inoltre necessario dar vita a un sistema di rete comunale che consenta di gestire meglio i diversi contributi e gli aiuti economici per i cittadini, distribuendoli più equamente.

Sicurezza. Alcuni quartieri della città vengono considerati a rischio microcriminalità ma spesso sono gli stessi che non offrono servizi e spazi di aggregazione. Quali sono le priorità del suo intervento in questo settore?

"Il problema sicurezza è costantemente all’ordine del giorno in tutta la città e dimostra gli effetti di una politica urbanistica miope, che ha prodotto quartieri dormitorio. Una buona politica sulla sicurezza nasce infatti da una efficace vigilanza sociale nei quartieri.  Per questo bisogna trasformare le realtà più periferiche in spazi vivi e sicuri. Per anni si è puntato su uno sviluppo sfrenato della città, senza accompagnarlo a una opportuna dotazione di servizi. Per garantire una maggiore sicurezza, bisogna inoltre puntare sul vigile di quartiere  che dovrà essere un punto di riferimento per tutti i cittadini, garantendo il rispetto delle regole e contrastando i problemi legati alla piccola criminalità attraverso un attento monitoraggio delle strade".
 

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