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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Dumping sociale e sfruttamento del lavoro nella logistica: irregolarità in metà delle aziende

I controlli, coordinati dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno interessato anche depositi di Parma

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende noti i primi risultati dell'attività operativa della task force "Settore logistico e trasporto merci", costituita dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, per contrastare il dumping sociale, lo sfruttamento del lavoro e i comportamenti illegali nel settore. Nella giornata di ieri, 20 dicembre, spiega una nota, sono state sottoposte a verifica complessivamente 90 aziende, la metà delle quali è già risultata irregolare al momento del primo accesso. Sono state 1739 le posizioni lavorative verificate e 945 i lavoratori intervistati.

Numerose le violazioni riscontrate in materia di lavoro nero e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno determinato, su 19 provvedimenti emanati, la sospensione dell'attività di 4 aziende per lavoro nero e di 15 aziende per motivi di salute e sicurezza, in ragione delle nuove competenze attribuite all'Ispettorato Nazionale del Lavoro dal D.L. 2021, appena convertito. I controlli, coordinati dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno interessato 17 depositi di società del settore logistico ubicati in 10 Regioni: Lombardia (Cremona, Pavia, Lodi), Piemonte (Novara), Emilia-Romagna (Bologna, Piacenza, Parma), Liguria (Genova), Marche (Ancona), Abruzzo (Chieti), Lazio (Latina, Roma), Toscana (Livorno), Puglia (Bari) e Calabria (Cosenza).

La vigilanza straordinaria, sviluppata con accessi simultanei secondo il modello multi-agenzia, ha visto la partecipazione di personale ispettivo ordinario e tecnico dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, dell'Inps, dell'Inail, della Guardia di Finanza, del MISE e la collaborazione dell'Agenzia delle Entrate Dalle prime risultanze sono emersi profili di irregolarità in materia di lavoro nero; salute e sicurezza sui luoghi di lavoro - con particolare riferimento alla mancata valutazione dei rischi, alla sorveglianza sanitaria, alla omessa formazione ed addestramento dei lavoratori, alla prevenzione incendi, alla mancata verifica della correttezza dell'affidamento dei subappalti - oltre che violazioni in materia di orario di lavoro/straordinario/riposi, falsi part-time e false trasferte.

"Con la task force abbiamo inaugurato un metodo di cooperazione e condivisione delle informazioni e degli interventi tra le varie amministrazioni preposte ai controlli. Questo ha consentito di individuare le situazioni più critiche e di verificarle sul campo". Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha commentato l'attività svolta dalla task force. "I risultati delle attività di questi giorni confermano l'esigenza di proseguire nel rafforzamento della collaborazione e nel potenziamento del coordinamento da parte di tutte le agenzie e le forze coinvolte nella task force, che ringrazio per l'impegno e i risultati che si stanno ottenendo. Mi auguro che questo metodo di lavoro in pool possa proseguire per arginare le piaghe dello sfruttamento, del lavoro nero e per verificare costantemente la sicurezza sui luoghi di lavoro".

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