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Economia

Economia parmense in ripresa: crescono le assunzioni, ore di cassa integrazione scese del 70%

Nel settembre del 2021 quasi 1.700 nuove posizioni lavorative dipendenti: l'occupazione femminile resta l'anello debole, solo il 39% delle nuove assunte sono donne

Tra gennaio e settembre del 2021 a Parma e provincia ci sono state 1.555 nuove assunzioni mentre nel solo mese di settembre sono state create ben 1.638 nuove posizioni lavorative. Le assunzioni nel nostro territorio, quindi, hanno ripreso a crescere con lentezza nel corso del 2021 e solo a settembre hanno visto un incremento significativo. Le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni, sempre nel parmense, invece sono scese del 70% rispetto all'anno prima. 

Nel periodo gennaio-settembre 2021 infatti sono state 10.800. Nello stesso periodo dell'anno prima, tra gennaio e settembre del 2020, erano state 17.322. Anche nel 2021, la quasi totalità delle ore autorizzate fa riferimento alla ‘causale Covid-19’  introdotta nella primavera 2020 nell’ambito della Cassa Integrazione Guadagni ordinaria. Sono questi alcuni dei dati elaborati dall'Agenzia regionale per il lavoro che fotografano una situazione in continuo mutamento. 

Nei primi nove mesi dell’anno, in Emilia-Romagna, le assunzioni, dopo il rimbalzo registrato a maggio 2021 (del 22,0% rispetto ad aprile 2021), hanno ripreso a crescere sensibilmente solo nel mese di settembre (del 6,6% rispetto al mese di agosto).

Nei mesi di giugno e luglio le assunzioni si sono presentate in calo congiunturale (del 2,9% e del 5,2% rispettivamente) e ad agosto hanno registrato un debole 0,9%; nel mese di settembre, grazie alla crescita delle assunzioni (del 6,6%), la variazione congiunturale delle posizioni dipendenti è stata di 4.414 unità in più.

Dall’inizio dell’anno le posizioni dipendenti sono cresciute pertanto di 29.228 unità (dato destagionalizzato).

Lo sblocco dei licenziamenti non pare aver ancora prodotto un aumento delle cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato che, nel mese di settembre 2021, si attestano al 96,2% del livello registrato prima del «lockdown» (dati destagionalizzati).

L'occupazione femminile è l'anello debole: solo il 39% delle assunte sono donne

Sulle 29.228 posizioni dipendenti create, solo 11.479 (il 39,3% del totale) sono state ricoperte da donne (dati destagionalizzati); la riduzione della quota femminile, rispetto alla stima precedente, dipende dalla situazione di stallo del commercio a settembre.

I principali settori di sbocco per l’occupazione femminile restano il commercio, alberghi e ristoranti (5.163 unità in più), le altre attività dei servizi e, in misura minore, l’industria in senso stretto (4.326 e 1.863 unità in più, rispettivamente).

 La moderata crescita del lavoro dipendentesi presenta come generalizzata su tutto il territorio regionale con punte a Bologna, Modena e Rimini (rispettivamente 7.865, 5.216 e 5.194 posizioni in più); Piacenza e Rimini non beneficiano del saldo positivo registrato nel mese di settembre a livello regionale.

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