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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Emilcap: l'alta qualità limita la flessione

Nel complicato quadro post-estivo, che fa registrare cali di settore di almeno il 20%, la società consortile ha retto grazie alle produzioni d’eccellenza

In un’annata fortemente complicata come questa dove, al termine di una stagione estiva marcatamente segnata da caldo forte protrattosi per un lasso di tempo prolungato, gli allevatori sono stati costretti a ridurre gioco-forza le razioni di mangime per gli animali da stalla, il risultato è stato un mercato mangimistico pesantemente colpito, con cali di almeno il 20% sulle produzioni che andranno quasi certamente ad incidere sui consuntivi di fine anno.

Non così sembrerebbe però essere per Emilcap, Società Consortile controllata di scopo di tre Consorzi Agrari – Consorzi Agrari d’Italia (CAI), Consorzio Agrario di Parma e Consorzio Agrario Terrepadane – che produce mangimi non ogm ello Stabilimento di Parma principalmente per vacche da latte (Parmigiano-Reggiano) la cui flessione registrata si attesta appena tra il 5 e il 6%: un calo che può considerarsi sorprendente, limitato grazie al preponderante consolidamento dell’attività, ai costanti investimenti sulla qualità dei propri prodotti e, non ultimo, ad un rapporto con gli allevamenti molto fruttifero e virtuoso, costruito quotidianamente da tecnici molto attenti e preparati.

A confermare il quadro è il presidente di Emilcap, Gabriele Cristofori: “Una flessione fisiologica e limitata rispetto al quella che ha subìto il mercato in un’annata difficile nella quale era importante, per noi, ribadire la mission che ci vede impegnati nell’evoluzione degli allevamenti verso una sostenibilità alimentare e una salubrità ambientale finalizzate all’ottenimento di prodotti di qualità, destinati ad una produzione d’eccellenza come quella del Parmigiano-Reggiano”.

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