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Economia Busseto

La Sicim di Busseto in Iraq: oltre 600 milioni di dollari per implementare gli impianti di trattamento del gas

Il progetto interesserà l’area di West Qurna 2, a nord-ovest di Bassora, per contrastare il gas flaring

SICIM, azienda di dimensioni mondiali nella progettazione, approvvigionamento e costruzione di impianti e infrastrutture per trattamento, trasporto e distribuzione di petrolio, gas e acqua con sede a Busseto (PR), ha vinto una nuova commessa EPC (ingegneria, acquisto di materiali e costruzione) in Iraq, per un valore di 619 milioni di dollari. L’accordo mira a sviluppare impianti che aiuteranno il Paese a contrastare il fenomeno del gas flaring (ovvero la combustione del gas naturale estratto insieme al petrolio) e nell’impiego del gas lavorato per generare elettricità, con un conseguente recupero energetico. 

Il progetto prevede l'implementazione dell'unità di addolcimento del gas, del sistema di generazione di azoto e degli impianti di compressione e disidratazione di gas grezzo nell’area West Qurna 2, situato nella parte meridionale dell'Iraq a nord-ovest di Bassora, importante città portuale e sede di uno dei giacimenti di gas più grandi del mondo. L'impianto sarà progettato per esportare gas grezzo disidratato di terze parti all'Ar Rawati Gas Hub tramite un gasdotto dedicato. SICIM si occuperà della gestione del progetto, della progettazione, dell'approvvigionamento di attrezzature e materiali, della costruzione e della messa in funzione.

I lavori riguardano impianti già operativi e per questo motivo la progettazione prevede diverse fasi che consentono di gestire in parallelo le strutture in funzione. Innanzitutto, sarà realizzata una nuova unità di addolcimento del gas che sostituirà completamente quella esistente. In secondo luogo sarà implementato il sistema di generazione di azoto, permettendo di raccogliere gas proveniente sia dalle unità di addolcimento che da quelle compressione e disidratazione. Infine, gli impianti di compressione e disidratazione di gas grezzo saranno integrati all’interno del centro di primo trattamento di Mishrif, uno dei principali giacimenti petroliferi iracheni, permettendo poi l’esportazione del gas lavorato tramite un gasdotto dedicato.

Inoltre, si prevede di fornire gas combustibile al centro di primo trattamento di Yamama (giacimento petrolifero locale) per i primi anni, fino alla messa in funzione dell'impianto di trattamento.

Sono previste 2000 nuove assunzioni, comprensive di personale locale ed espatriato.

“Questa nuova commessa in Iraq, dove SICIM opera da oltre 10 anni tramite la sede di Bassora e le basi industriali di West Qurna e Zubair, rappresenta il più importante progetto EPC vinto in 61 anni di attività e una nuova occasione per dimostrare la nostra capacità di fornire strutture all’avanguardia in ogni tipo di contesto. Rappresenta una vera e propria sfida, che prevede da una parte la progettazione di strutture complesse formate da componenti provenienti da diversi fornitori internazionali e dall’altra la gestione di operazioni combinate (dette anche SIMOPS), utilizzate per determinare compatibilità, interferenze e limitazioni durante le fasi di pianificazione e operative da svolgere in simultanea. Contribuire all’espansione di questo impianto significa consolidare la nostra competenza nella fornitura di progetti chiavi in mano, ovvero dalla progettazione fino alla messa in opera” afferma Guido Cagnani, Managing Director e Vicepresidente di SICIM.

Le opere sono state commissionate da Basra Oil Company (BOC), compagnia statale irachena responsabile della gestione e dello sviluppo delle riserve petrolifere nel sud del Paese, e il termine delle stesse è previsto per il 2026.

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