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L'attacco di Ottolini: "Via Emilia Bis priorità di Borghi: è assessore all'asfalto"

Dopo il Consiglio comunale: "La tutela del territorio e dell'ambiente non pare essere la priorità assoluta dell'assessore all'ambiente, visto che il progetto di fattibilità della strada sarà pronto in aprile"

"Assessore all'ambiente o all’asfalto?". Se lo chiede Enrico Ottolini, Consigliere del Comune di Parma del Gruppo Europa Verde che ritorna sul Consiglio Comunale di ieri, circa la possibilità di realizzare la Via Emilia Bis. Ottolini si riferisce chiaramente all'Assessore alla viabilità, Gianluca Borghi che, a detta del Consigliere, avrebbe usato per esprimere le sue idee "toni che riecheggiano retoriche di periodi storici infausti (la vogliamo fare e la faremo!), costi quel che costi, a prescindere dagli impatti sul territorio e dalla contrarietà dei residenti, degli agricoltori e di molti cittadini. Ma in sintonia con la Lega, le cui posizioni sulla tutela ambientale sono note. Sorge spontanea una domanda: come sta insieme la Via Emilia Bis con la sua delega all'ambiente e con l'impegno assunto dall'amministrazione comunale a livello europeo per raggiungere la neutralità climatica al 2030? Borghi è un assessore all'ambiente o all’asfalto? Il tracciato di progetto della Via Emilia Bis attraversa una delle ultime aree agricole di rilievo paesaggistico e ambientale della nostra pianura per la quale si attende che il Comune avvii la richiesta per l'istituzione dell'area di riequilibrio ecologico, come stabilito da una mozione votata dal Consiglio comunale e previsto dall'attuale PSC.

Ma evidentemente la tutela del territorio e dell'ambiente non pare essere la priorità assoluta dell'assessore all'ambiente, visto che il progetto di fattibilità della strada sarà pronto in aprile, mentre per l’Area di Riequilibrio non è ancora stata avviata la consultazione dei portatori di interesse, che costituisce il primo passaggio previsto dalla legge. La priorità quindi è la strada. A Parma - chiude Ottolini - ci sarebbero altre soluzioni molto meno impattanti per superare la strozzatura di San Prospero e il relativo semaforo che è all'origine dei rallentamenti. A cominciare dal completamento di Via Lagazzi, che l'Amministrazione inserisce ormai da anni nel Piano delle Opere Pubbliche, e alla possibile realizzazione di un by pass come peraltro previsto dal PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sotenibile. Ma sulla sostenibilità Borghi sembra voler proseguire sulla strada fallimentare della passata amministrazione Pizzarotti, il cui PAESC ha raggiunto risultati praticamente nulli: 0,05 % sui riduzione delle emissioni negli ultimi due anni monitorati".

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