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Ponte Nord: interrogazione dopo la nostra inchiesta

Laura Cavandoli: "Perchè l'Amministrazione non ha dato seguito al progetto esecutivo realizzato dall’architetto Pier Luigi Bontempi?"

Ponte Nord. Dopo la nostra inchiesta del 30 agosto 2023 sul progetto commissionato dal Comune di Parma all'architetto Bontempi la capogruppo della Lega ha presentato un'interrogazione a risposta orale in Consiglio comunale. 

"La storia dell’edificio costruito sul Ponte Europa - ormai diventata la triste cartolina per chi entra in auto in città - scrive Laura Cavandoli - comincia nel 2010 e, dopo oltre 30 milioni di euro spesi, non ha ancora una destinazione. Dal 2019 la struttura è diventata utilizzabile in modo permanente, grazie all’intervento legislativo della Lega con un emendamento del senatore Maurizio Campari al decreto semplificazioni. Ho quindi chiesto all’amministrazione perché non abbia dato seguito al progetto esecutivo realizzato dall’architetto Pier Luigi Bontempi nel 2020 che aveva un taglio innovativo e funzionale per la realizzazione di uffici 'open space' dell'Autorità distrettuale di Bacino del fiume Po negli spazi della struttura. Una soluzione che avrebbe risolto e valorizzato l’area e sulla quale c’erano già accordi con l’Autorità e fondi disponibili" 

L'INCHIESTA - Ponte Nord, ecco il progetto (dimenticato da tutti) che avrebbe potuto trasformare il 'mostro' da 39 milioni di euro in un centro d'eccellenza nazionale

Il testo dell'interrogazione

Il 10 novembre 2012 è stata consegnata al Comune di Parma la parte stradale del “Nuovo Ponte Nord” denominato “Ponte Europa”. Nel progetto originario le imprese costruttrici avrebbero dovuto realizzare anche due parcheggi interrati, una piazza pubblica, 6 edifici su via Reggio e 1 albergo, nonché provvedere alla gestione funzionale ed economica dei due parcheggi pubblici interrati, degli edifici e dell’albergo; 2. La storia del Ponte è nota in città ed è rinvenibile - insieme a relative critiche e polemiche - su molti siti internet che indicano in 39 milioni il costo di costruzione (di cui 25 finanziati con la legge per l’insediamento dell’Authority EFSA). La parte coperta del Ponte Europa è stata completata con le vetrate ed altri interventi durante la prima amministrazione Pizzarotti; 3. Nel luglio 2014 fu rivelata pubblicamente la rinuncia da parte del Comune alla realizzazione dell’Edificio Direzionale Pubblico previsto nel progetto originario all’imbocco del ponte su via Reggio; 4. L’area a parcheggio libero nel lato est di via Europa (vicino all’incrocio con via Brennero) è stata chiusa e delimitata impedendone l’utilizzo dall’aprile 2016; 5. Nel novembre 2017 il Gruppo Lega in consiglio comunale ha presentato una interrogazione per sapere quali progettualità erano in corso per l’utilizzo del Ponte Nord e dell’area parcheggio recintata su via Europa; 6. Con verbale sottoscritto in data 25 marzo 2019, il Liquidatore di STU Autority S.p.A. ha consegnato al Comune di Parma la restante parte dell’opera non adibita a sede stradale; 7. Con il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, grazie a un emendamento del senatore Maurizio Campari, la Lega ha sbloccato l’impasse burocratico in cui si trovava l’infrastruttura rendendo finalmente possibile l’utilizzo permanente e “la piena fruibilità degli spazi costruiti sull'infrastruttura del Ponte di Parma denominato ‘Nuovo Ponte Nord’ rimandando alla Regione Emilia-Romagna, alla Provincia di Parma e al Comune di Parma, “i necessari provvedimenti finalizzati a consentirne l'utilizzo permanente attraverso l'insediamento di attività di interesse collettivo sia a scala urbana che extraurbana, anche in deroga alla pianificazione vigente, nel rispetto della pianificazione di bacino e delle relative norme di attuazione”; 8. Nel dicembre nel 2019 il Comune di Parma ha affidato all'architetto parmigiano Pier Luigi Bontempi l'incarico per la realizzazione del progetto esecutivo per ospitare la sede c_g337.Comune di Parma - Prot. 05/04/2024.0082088.E 2 dell'Autorità distrettuale del fiume Po con un impegno di spesa di 30 mila euro. In particolare, fu affidata la "progettazione esecutiva, la predisposizione piano terra per manifestazioni e concept complessivo per utilizzo futuro dell’intervento denominato: “Opere di completamento Ponte Nord".

Il progetto è stato regolarmente redatto e consegnato al Comune di Parma nel novembre del 2020, ma mai reso pubblico fino allo scorso anno grazie a una intervista e a una inchiesta giornalistica di Parma Today, ripresa da tutta la stampa locale, in cui si legge “All'epoca del progetto c'erano i finanziamenti - 4 milioni e mezzo di euro - per poter realizzare la nuova sede. Lo scopo era restituire alla città un oggetto incompiuto anche per dare un'immagine non provinciale ma aperta a tutto il Paese. Intorno al Po gravitano infatti una quantità di attività impressionanti. Il progetto conteneva anche una concezione innovativa dell'utilizzo degli spazi, molto diversa da quella ordinaria. Oggi spesso negli uffici pubblici c'è uno spreco di superfici, con alcune aree completamente inutilizzate. L'idea è di non avere più scrivanie personali ma spazi da poter utilizzare a rotazione a seconda delle varie funzioni", “Dopo che ho consegnato il progetto nessuno ne ha più parlato: è come se fosse finito sotto il tappeto”; 9. Con una mozione del gruppo Lega al bilancio del Comune per il 2022 si chiedeva a Sindaco e Giunta di “Prevedere un progetto di completamento della struttura coperta del ponte Europa onde evitare il degrado e renderlo utilizzabile alla collettività o per un uso pubblico”; 10. Nell’aprile 2022 fu sottoscritto un ‘Accordo di collaborazione’ ex art. 15 legge 7 agosto 1990 n. 241 per il recupero e l’utilizzo degli spazi costruiti nell’infrastruttura del “Nuovo Ponte Nord” di Parma, ai sensi del comma 6-quater dell’art. 4, introdotto dalla legge 17 giugno 2019, n. 55, di conversione del D.L. 18 aprile 2019, n. 32, da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma e ADBPO, in cui è previsto che “il Comune di Parma concederà senza richiedere il pagamento di canoni (…) all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po” per farne la sede dei propri uffici, l’edificio a più livelli coperto denominato “Nuovo Ponte Nord” con esclusione del ponte stesso, che resta di proprietà del Comune di Parma, in quanto demaniale. “La concessione verrà perfezionata con specifico atto che attesterà l’avvenuto collaudo statico del ponte e di tutte le strutture portanti”, era prevista una durata trentennale con possibilità di rinnovo e la fruizione pubblica del piano terra per iniziative culturali, sociali e convegnistiche; l’ADBPO fu incaricata della progettazione degli interventi di funzionalizzazione dell’edificio, interventi prodromici al trasferimento in esso, assegnando alla stessa la disponibilità dell’immobile per sviluppare la progettazione. Nessun cenno viene fatto al progetto dell’arch. Bontempi;

CONSIDERATO CHE: - non si hanno notizie del progetto che doveva essere redatto dall’ADBPO per spostare la sede dei propri uffici nella parte coperta del Nuovo Ponte Nord e dei relativi interventi che dovevano essere fatti per consentirne l’utilizzo ed il trasferimento; - nel disinteresse del Comune è progressivamente aumentato il degrado della struttura che è diventato abitazione permanente di disperati, con bivacchi, sporcizia, spaccio e consumo di droga, oltre alla comparsa di brutte ed evidenti scritte anche inneggianti movimenti anarchici e violenza oltre a un vetro rotto; - è notizia recente il posizionamento dei contenitori della raccolta differenziata sul ponte, con commenti favorevoli da parte degli assessori Borghi e Brianti, quasi a volere rendere strutturale e permesso l’attuale utilizzo come baraccopoli e rifugio di persone disperate o tossicodipendenti; - è stato anche ricavato un passaggio abusivo sul lato di via Reggio verso il lato terrazzato in lato sud, che era rimasto pericolosamente incompleto e chiuso da anni con transenne per agevolare l’accesso, incrementando il degrado dell’opera

INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE: 1) perché non è stato dato alcun seguito al progetto dell’architetto Bontempi consegnato nel 2020; 2) Se e quando si intende riaprire l’area adibita a parcheggio pubblico chiusa nell’aprile 2016 sul lato est di viale Europa ed attualmente recintata; 3) perché il Comune non si occupa di eliminare le scritte sulle vetrate, il degrado e l’occupazione del terrazzo esterno in lato sud ormai diventata una baraccopoli adibita ad abitazione di molti disperati, e se è previsto un servizio di vigilanza; 4) se e quando è stato consegnato il progetto dell’ADBPO e se (e quando) ADBPO ha comunicato al Comune di mantenere l’impegno preso nell’accordo dell’aprile 2022 di trasferire la sede dei propri uffici nel Nuovo Ponte Nord, nonostante sia stata ristrutturata l’attuale sede in via Garibaldi alla fine del 2022; 5) se il comune ha un progetto per rendere il Ponte un luogo sicuro e fruibile da cittadini o enti, se intende procedere al suo completamento o se intende almeno mettere in sicurezza la parte e il tratto verso l’imbocco da via Reggio, che era stata provvisoriamente chiuso con transenne rimovibili; 6) Se si intende riservare la struttura ad accogliere i senza tetto e conseguentemente migliorarne l’utilizzo posizionando una toilette autopulente come quella di via Verdi, Parco Ducale o piazzale della Pace.  

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