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NOCETO

Tentano di uccidere a coltellate un 17enne nel parcheggio di un locale: arrestati tre giovani di una baby gang, tra cui un minorenne

L'aggressione, avvenuta a Noceto, non è stata mortale per puro caso: per pochi centimetri la lama non ha colpito il cuore. Il litigio è nato per una lite a scuola, i tre ragazzi giravano con i coltelli in tasca

Hanno teso un agguato ai danni di un giovane di 17 anni davanti ad un locale notturno di Noceto, lo hanno accoltellato al torace e poi lo hanno pestato con calci e pugni. E' uno scenario di violenza estrema quello che emerge dalle indagini dei carabinieri di Salsomaggiore Terme e di Fidenza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, che hanno portato all''ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre giovani italiani, di 17, 18 e 19 anni, accusati di tentato omicidio. Per i due maggiorenni si sono aperte le porte del carcere mentre per il 17enne quelle dell'Istituto minorile di Bologna. 

Secondo quanto emerso dagli approfondimenti investigativi i tre avrebbe agito per futili motivi: tutto sarebbe nato dopo una lite scuola. Si sarebbe trattato di una spedizione punitiva nei confronti della vittima, un ragazzo di 17 anni, che andava nella stessa scuola di uno dei presunti responsabili. Sempre secondo le indagini il 17enne accusato dell'aggressione avrebbe chiesto aiuto ai due amici più grandi, il 18enne e il 19enne, per un regolamento di conti.

Il Procuratore: "Per puro caso l'aggressione non ha portato alla morte della vittima"

Giovane 17enne accoltellato davanti ad un locale: per pochi centimetri l'aggressione non è stata mortale 

L'episodio è avvenuto alle 3 di notte del 25 agosto nel parcheggio di un pub di Noceto. Dopo la serata il ragazzo di 17 anni è stato avvicinato dai tre che gli hanno teso un agguato. I tre giovani lo hanno colpito con il coltello che avevano in tasca: la lama si è fermata a pochissimi centimetri dal cuore e dai polmoni. Solo per caso l'aggressione non è stata mortale. Il ragazzo, soccorso dagli operatori del 118, è stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva: è stato dimesso dopo due settimane con una prognosi di 60 giorni. Secondo le prime ricostruzioni il 17enne è stato raggiunto da un fendente al torace e successivamente colpito con calci e pugni dagli aggressori mentre era a terra. A seguito dell’intervento di altre persone chiamate dall’amico della vittima, anch’egli rimasto lievemente contuso nel tentativo di difenderlo, i tre sono erano poi riuscite a fuggire.

I ragazzini terribili con i coltelli in tasca e la baby gang che seminava il panico tra i coetanei 

Lo scenario si fa ancora più inquietante per il fatto che tutti e tre andavano in giro armati di coltelli. Erano parte di una vera e propria baby gang, che seminava il panico tra i coetanei. Tutti e tre hanno precedenti per aggressioni. Uno di loro è coinvolto in un processo per un altro pestaggio con lo stesso modus operandi.  

Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo operativo di Salsomaggiore Terme e della Stazione di Noceto, insieme al personale sanitario del 118 che ha soccorso il ferito e lo ha trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Parma, dove il giovane è rimasto ricoverato, non in pericolo di vita, ma in terapia intensiva, per poi essere dimesso dopo circa due settimane, con una prognosi di 60 giorni. Gli esami medici hanno riscontrato che la lama si era fermata a pochissimi centimetri dal colpire organi vitali, cuore e polmoni in particolare, e quindi solo per un caso fortunato l’aggressione non aveva avuto un epilogo tragico.

Il comandante dei carabinieri: "Ecco come li abbiamo incastrati: postavano foto dei coltelli sui social"

Le indagini dei carabinieri: la testimonianza dell'amico, i social e le foto dei coltelli su Facebook 

I carabinieri hanno avviato le indagini, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma, partendo dalle dichiarazioni della vittima e dell’amico, che ha assistito all'aggressione. Gli approfondimenti si sono concentrati sull'ambiente giovanile e le frequentazioni della vittima ed hanno ricostruito le fasi immediatamente precedenti l’aggressione. La vittima ed uno degli aggressori, mentre si trovavano ancora all’interno del locale, avevano avuto uno scambio di insulti, tanto che era stato necessario l’intervento di personale interno dell’esercizio pubblico per separarli. Le origini della lite sono da ricondurre ad alcuni screzi, per futili motivi, avuti in passato tra i due, che frequentavano la stessa scuola. 

L’aggressione è apparsa pertanto come una sorta di resa dei conti, attuata dal rivale (minorenne come la vittima), con l’aiuto di due amici poco più grandi, 18 e 19 anni (uno dei quali indiziato della partecipazione ad altri episodi di violenza giovanile), sfociata oggi in un fatto che -come evidenziato- solo per un caso fortuito non si è concluso con un epilogo nefasto.

Le indagini dei carabinieri, intrecciando le varie informazioni raccolte con i dati in loro possesso, utilizzando anche le risultanze dei social, hanno permesso di individuare anche i due giovani che avrebbero collaborato con il minorenne, originale avversario della vittima. Il coinvolgimento dei due maggiorenni in tale episodio appare supportato dalla individuazione fotografica da parte di altre persone presenti ai fatti.

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