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Il Parma vola ai playoff nel segno di Benek

In cinque minuti (11' e 17') il polacco trova la doppietta che serve per la quarta vittoria nelle ultime sei. Crociati aritmeticamente al tavolo delle grandi che sognano la Serie A

Vincere era l’unica cosa che contava, ma il Parma è andato oltre: ha vinto bene, annullando il Brescia e dominando una partita mai in discussione. Il 2-0 alle rondinelle è un inno al pragmatismo di Pecchia, che riprende il Cagliari ed esulta per la sua quarta vittoria in sei partite, strappando il biglietto per la partecipazione ai prossimi playoff. Bisogna vedere solo contro chi e come, ma i crociati si siedono al tavolo delle squadre che puntano alla Serie A attraverso il mini torneo che comincerà dopo la regular season. Sull’onda lunga delle celebrazioni per il trentennale di Wembley, il Parma smonta il Brescia in cinque minuti. Ci pensa Benedyczak, l’uomo più freddo del momento straordinario che vive la squadra di Fabio Pecchia, con una doppietta che mette in mostra la sua tecnica e il suo opportunismo tra l’11 e il 17’. Il polacco sta diventando sempre più attaccante in questa esperienza a Parma ricca di momenti positivi, a partire dalla nascita del figlio Antoni che gli ha restituito il sorriso, donandogli anche la giusta serenità mostrata in campo. Nelle ultime sei partite, Benek ha segnato cinque gol. Quattro nelle ultime quattro. Otto in totale, che sono la prova di una crescita imponente. Crescita che il Parma evidenzia in ogni, al di là dei blackout che forse sono da mettere in conto per una squadra giovane come quella di Pecchia. 

Senza Cobbaut, squalificato, con Valenti out per infortunio, l’allenatore del Parma manda in campo Circati al fianco di Osorio. Delprato e Ansaldi sugli esterni hanno il compito di vigilare sui due trequartisti Ndoj, preferito a Galazzi, e Rodriguez. Tolta la profondità ad Ayè, il grosso è fatto almeno in un primo tempo in cui Benek a parte, brilla per fisicità e attenzione Simon Sohm che aiuta in mezzo facendo sentire più sicuri Bernabé ed Estevez. Nonostante sia primavera inoltrata per via elle temperature alte, delle rondinelle nessuna traccia. La squadra di Gastaldello è tutta in un paio di tentativi raffazzonati che non spaventano Buffon, inoperoso per un tempo mentre sugli spalti lo guarda Antonio Cassano, ospite d’onore al Tardini. 

Nel secondo il Brescia comincia forte, sperando di poter cambiare l’inerzia di una gara che sembra segnata. Gastaldello avrebbe bisogno di un episodio per riaprire la partita, ma Buffon su tiro di Bisoli è attento e Delprato in mischia risolve legalmente (come confermato dal Var) e non con un tocco di mano come reclamato dalle rondinelle. Che mettono il becco più spesso nell’area del Parma ma senza tuttavia graffiare. La partita si incanala nel verso giusto, Pecchia ridà fiato all’eroe di giornata, Benedyczak, risparmiandogli qualche alcione e un po’ di fatica. Avanza Ansaldi e chiama Coulibaly. Sta bene anche il francese, così come brilla di condizione Camara, il più vicino con Vazquez a chiedere una partita mai in discussione. 

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