Capolavori di virtuosismo, tra Beethoven e Rachmaninov
Saranno il trionfatore del 63° Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” 2021, il pianista coreano Jae Hong Park, e il Primo Violino della Filarmonica Arturo Toscanini, Mihaela Costea, i protagonisti del concerto di apertura di Salotto Toscanini, il cartellone di musica da camera della Stagione di Concerti 2022/2023 de La Toscanini. Il programma, interamente dedicato a Ludwig van Beethoven, includerà due capolavori che rappresentano altrettante pietre miliari della letteratura cameristica. La Sonata op. 47 “A Kreutzer” – che, a dispetto dell’intitolazione, non fu dedicata al grande violinista francese Rodolphe Kreutzer ma a George Bridgetower, giovane violinista figlio di un africano e di una tedesca di cui Beethoven aveva grande stima – è tra le più amate del genere per violino e pianoforte per la grande inventiva melodica e per lo stile che la avvicina a un vero e proprio concerto per violino. La Sonata op. 106, conosciuta come Hammerklavier (Pianoforte a martelli, secondo la denominazione dell’epoca) è invece tra i brani più impegnativi scritti per il pianoforte, tanto da richiedere abilità straordinarie all’esecutore: ne era cosciente lo stesso Beethoven, che al suo editore parlò di una sonata che avrebbe dato “del filo da torcere ai pianisti, quando la suoneranno fra cinquant'anni”. Il concerto inaugurerà il percorso tra musica e arte visiva Melodie pulviscolari curato da Cristina Casero dell’Università degli Studi di Parma e da Giulia Bassi de La Toscanini.
Ogni concerto di Salotto Toscanini sarà anticipato dal commento di un quadro dalla collezione d’arte di Arturo Toscanini legato al programma della serata. L’opera selezionata per il 16 novembre è La lettura (1866-67) di Silvestro Lega (Bari, Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto), collegata alla sonata “A Kreutzer”. L’appuntamento è il 16 novembre 2022 alle ore 20.30 al CPM Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini – Sala Gavazzeni. «Sarà per me una grande soddisfazione eseguire questa sonata – commenta il Primo Violino della Filarmonica Toscanini, Mihaela Costea -. Con i suoi 40 minuti di musica è considerata tra le più complesse da eseguire. Mi piace inoltre il fatto che il compositore, mettendo drammaticamente in competizioni due strumenti, riesce tuttavia a far risaltare le possibilità tecniche di entrambi. Lo stesso Kreutzer si rifiutò al tempo di eseguirla perché la ritenne “scandalosamente incomprensibile”.
Quello che emerge da tanta difficoltà che con questa sonata si apre un nuovo capitolo nella vita di Beethoven. Spero di rendere giustizia a questo grande capolavoro». La 47a Stagione di Concerti della Filarmonica Toscanini prosegue giovedì 17 novembre alle ore 20.30 e sabato 19 novembre alle ore 18.00 - nell’ambito del progetto La Toscanini per Tutti, all’ Auditorium Paganini di Parma. Protagonisti della serata il maestro Kristjan Järvi, Direttore Principale Ospite della Filarmonica, e il pianista Jae Hong Park, tra i più brillanti virtuosi del panorama concertistico internazionale. In programma il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Sergej Vasil'evi? Rachmaninov e The Snow Maiden di Pëtr Il'i? ?ajkovskij. I concerti per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov sono tra i più amati dal pubblico per lo stile tardo-romantico, le affascinanti melodie e il brillantissimo virtuosismo della parte pianistica. Il Concerto n. 3 (1909), in particolare, ha goduto di una straordinaria fortuna cinematografica grazie al film “Shine” (1996) che valse al suo protagonista il Premio Oscar.
È ritenuto il più difficile tra i concerti per pianoforte e orchestra. L’esecuzione di Vladimir Horowitz del 1942 fu accolta dall’autore con parole memorabili: “Questo è il modo in cui ho sempre sognato venisse eseguito il mio concerto, ma non mi sarei mai aspettato di ascoltarlo così in questo mondo!”. Il Terzo Concerto anticiperà l’omaggio al grande compositore russo in occasione dei 150 anni dalla nascita (1873), che La Toscanini celebrerà nella seconda parte della Stagione 2022/2023 con il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra (solista Ivo Pogorelich) e le Danze Sinfoniche op. 45 (direttore Stanislav Kochanovsy).