Il pianto di Azzurra al Colombfili
Sarà Il Pianto di Azzurra ad esibirsi sabato alle ore 23 al circolo ARCI App @ Amici Colombofili l’occasione è l’uscita del loro ultimo lavoro. Il pianto Di Azzurra nasce nel 2013 da un’iniziativa del cantante Matteo Papini e del bassista Pier Luigi Bernardi, quando i due decidono di dar vita ad una nuova realtà musicale, il progetto trova il consenso di Alessandro Fontana (chitarra elettrica), di Demis Castellari e Mattia Rubizzi (rispettivamente, alla batteria ed alle tastiere). I componenti de Il Pianto Di Azzurra sono tutti musicisti già affermati: si ricordano gli Hidea di Matteo Papini, distribuiti dalla EMI e patrocinati da Andy (Bluvertigo, Fluon) e le collaborazioni di Mattia Rubizzi e Demis Castellari (entrambi nella Giacomo Voli band, di spalla alla rivelazione di The Voice). I nomi di Alessandro Fontana e Pierluigi Bernardi, invece, si ricollegano al progetto Malastrana, con Bernardi – bassista di David Rhodes – attualmente al lavoro anche sul suo progetto solista, assieme ad Ace degli Skunk Anansie e a Michael Urbano.
Le molteplici esperienze dei singoli elementi danno vita a un progetto originale e vincente che niente ha da invidiare a molti artisti nazionali. Dopo un EP dal Titolo “ Io Non Dormo Mai”, nell’ultimo anno, la band si è quindi alacremente dedicata alla realizzazione del proprio debut album, “Esaltanoica”: tredici tracce dense ed incisive, composte e scritte da Matteo Papini ed arrangiate dall’intera band. Vengono notati di recente dall’etichetta discografica indipendente Areasonica Records, con la quale realizzano l’album.
Il Pianto di Azzurra, pur essendo al loro primo lavoro discografico ha già i numeri per attirare l’attenzione, cosa che si è già verificata con Roberto Barillari – la cui magistrale esperienza è notoriamente associata ai successi di Paolo Conte, Franco Battiato e moltissimi altri grandi nomi del panorama italiano – e che ha voluto curare il missaggio ed il mastering.
Di certo si tratta di un disco ambizioso, realizzato con un grande cura dei particolari, filtra e modula un noise pop/rock fortemente improntato al cantautorato e lo offre ad un pubblico ampio e variegato, disposto a “farsi risvegliare” dalla musica e a recuperare il contatto con i sentimenti, con il paese, con la propria umanità. La band cerca nelle note e nei testi una via di fuga da una città troppo piccola e “ incurante”, da una società e un’umanità in piena e spesso inconsapevole crisi.
Il nome che Il Pianto Di Azzurra sceglie è una sorta di spia della loro visione del mondo e della musica. Il pianto è un segno di attenzione primordiale, il primo modo comunicativo a disposizione del neonato quando ancora non sa parlare; Azzurra, invece, è un riferimento alla vicenda di Azzurrina Malatesta, che li ha fortemente ispirati. Il Pianto di Azzurra è dunque un bisogno impellente, un richiamo universale alla purezza perduta che è necessario risvegliare in tempi talvolta drammatici come quelli odierni.
Prima di loro sul palco i WALAMAGHE
"Walamaghe" è in nuovo progetto in bilico tra suoni acustici ed elettronici di Kheyre Yusuf Abukar Issak.
Kheyre è un cantautore attivo nel panorama Modenese ormai da diversi anni (Musicanti di Brema / Freak Out / Ateche). Vincitore di diversi premi (Premio Daolio / Premio Samigo Live / Rock Targato Italia / "semifinalista" a Musicultura). Pianista per l'ex Modena City Ramblers, Cisco. Cantante e leader dei Rashomon, band che ha ottenuto successi a livello nazionale con recensioni su riviste importanti come Internazionale, Rumore, Blow Up, Rockerilla solo per citarne alcune e alcune importanti partecipazioni anche a livello di concerti (Arti Vive Festival / TavaRock / MonteRocka e altre…)
A metà del 2012, insieme a Benji Picchi, dà vita ad un nuovo progetto, Walamaghe appunto, nel quale la vena cantautorale si incontra con l'elettronica, il funky e il rock.
Comincia una collaborazione con Paolo Benvegnù che sarà produttore artistico del primo album.
Walamaghe fonde le più varie influenze creando una miscela che esprime lo spirito ricercatore ed eclettico di Beck, una certa attenzione per il testo tipica dei cantautori degli anni 70 e il gusto istrionico tipico di artisti come Vinicio Capossela.
Subito dopo alla consolle PELLEDOCA dj set !
Ingresso libero e gratuito soci ARCI
Info: 347-7957502