Concerto di Takuya Otaki
Si chiama Takuya Otaki, ha ventotto anni, nel febbraio scorso ha vinto tre riconoscimenti nell’ambito del XII Concours International de piano d’Orléans (il primo premio Blanche Selva, il premio speciale Olivier Grief e il premio speciale Maurice Ohana) e Parma lo ospita per la prima volta alla Casa della Musica il 23 maggio: a posare gli occhi su questo giovane pianista è stata la rassegna di musica classica, moderna e contemporanea «Verso Traiettorie…», promossa e organizzata da Fondazione Prometeo, che anche in questa sua sesta edizione offre quattro serate pianistiche che spaziano su un ampio spettro di scelte musicali.
Per questo appuntamento, il terzo della rassegna, Otaki ha scelto infatti un programma ideale per un interprete come lui, molto attento alla costruzione dei piani sonori, ai valori delle risonanze e alla valorizzazione del colore e del ritmo: la «Sonata» op. 1 (1908-1909) di Berg e i «Tre Studi» op. 65 (1911-1912) di Skrjabin sono infatti due meravigliosi esempi di musica segnata da una grande forza immaginativa nel contrasto perenne tra dolcezza e violenza, così come i suoni che il pianoforte sembra trafugare dai timbri di chitarre e percussioni spagnole evocati nella «Fantasía Bética» (1919) di Manuel de Falla pretendono tocco attento, eleganza e rapidità di esecuzione. Dal lato opposto, Otaki ha scelto a completamento del
programma due pezzi appartenenti all’ultimo quarto del Novecento, i percorsi di straniamento spaziale di George Crumb (quattro pezzi dai «Makrokosmos», del 1973) e i percorsi di straniamento timbrico di Thomas Adès («Traced Overhead», 1996). Tutto sulle pulsazioni ritmiche e sullo sfasamento percettivo del tempo è bastato invece il pezzo più recente in programma «Dos formas del tiempo» (2010) di Martin Matalon.
Dopo gli studi con Thomas Hell alla Musikhochschule di Stoccarda e il perfezionamento in musica contemporanea, Takuya Otaki ha ottenuto diversi premi in concorsi internazionali di pianoforte (Premio Kuwabara, Best Student Price, Niwapromotion), fino al successo al Concours International de piano d’Orléans, premio biennale dedicato alla musica contemporanea. La proposta al pubblico di questo giovane pianista giapponese dimostra ancora una volta la propensione delle rassegne di Fondazione Prometeo («Verso Traiettorie…» anticipa di qualche mese la rassegna autunnale «Traiettorie», che quest’anno tocca la sua ventiseiesima edizione) nella ricerca di nuovi interpreti e la loro attenzione costante sull’attività musicale internazionale, nella quale sono oramai pienamente inserite fra le maggiori manifestazioni nel settore della contemporaneità.
Orléans Concours International
Unica nel suo genere per il repertorio pianistico proposto, Orléans Concours International è un’istituzione francese che organizza due concorsi di pianoforte dedicati alla musica contemporanea: un “Grand Concours”, ovvero il Concours International de piano d’Orléans e un “Concours junior”, ossia il Concorso Brin d’Herbe. Dalla prima edizione del 1994 ad oggi, Orléans Concours International ha proseguito il suo lavoro di diffusione del repertorio pianistico contemporaneo proponendo ai principali laureati di ogni edizione numerosi concerti, in recital o in accompagnamento ad un’orchestra, in Francia e all’estero.
I biglietti (intero: euro 10, studenti: euro 5) saranno messi in vendita il giorno stesso del concerto presso la reception della Casa della Musica a partire dalle ore 19:30.
Per informazioni:
Fondazione Prometeo tel. 0521 708899 - cell. 348 1410292 - www.fondazioneprometeo.org.
È possibile prenotare telefonicamente ai recapiti della Fondazione Prometeo
Casa della Musica
P.le San Francesco, 1 - Parma tel. 0521 031170 - www.lacasadellamusica.it