«I love Frankenstein», dietro l’horror una storia d’amore
Un’esplorazione dei temi del diverso, del mostro, dell’aspirazione a superare i confini della scienza. Ma anche una storia d’amore, un amore necessario, sognato da parte della creatura per il suo creatore. Un amore che esalta la modernità della storia di Frankenstein, raccontata nel capolavoro letterario di Mary Shelley e riscritta ora per il teatro ragazzi dagli Eccentrici Dadaro in «I love Frankestein», in scena il 18 gennaio alle 16.30 al Teatro al Parco per la rassegna «Weekend al Parco - Proposte di teatro per adulti e bambini insieme» (dai 5 anni, biglietti in vendita alle librerie Feltrinelli di Via Farini e del Barilla Center, al Teatro al Parco e online sul sitowww.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole. Informazioni tel. 0521 989430/992044).
Diretto da Fabrizio Visconti e interpretato da Rossella Rapisarda e Davide Visconti,
«I love Frankenstein» è una storia d’amore piena di passione, di suspence, di colpi di scena, di momenti di commozione, di spunti per parteggiare per uno o l’altro dei protagonisti. Di tutti quegli elementi, insomma, che caratterizzano una storia d’amore ben scritta. Poi è anche una storia inquietante, con quello sfondo macabro che serve a tenere incollato il lettore alle pagine, ma, soprattutto, si tratta di una storia d’amore. Un amore della creatura per il suo creatore, che, innamorato della conoscenza, si spinge al di là di ogni logica, per scoprire l’inesplorato. Là dove finisce il conosciuto, inizia la conoscenza. E così il Dottor Frankenstein, innamorato del sapere e del mistero, arriva a superare quei limiti di fronte ai quali poi tremare. Arriva a creare l’inimmaginabile, salvo poi rifiutarlo appena raggiunto. Peccato che il prodotto del suo viaggio al di là del possibile sia una creatura umana. Peccato che questa creatura nasca con sentimenti profondi. Peccato che un figlio non può fare a meno di un padre. E allora qui nasce tutta la vicenda, da un bisogno infinito, e inappagato, d’amore. Un classico della letteratura riletto per i ragazzi, giocando con l’avventura del testo nelle sue diverse sfaccettature. Una storia modernissima, in cui si alternano colpi di scena a rotazione, momenti di suspence, momenti commoventi, comici, temi importanti come la fame di conoscenza, il bisogno di amore e di comprensione, la necessità di non essere giudicati dalle apparenze, la responsabilità per le proprie azioni. Un grande testo per uno spettacolo che vuole divertire e far pensare.
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