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Lupi, le associazioni ambientaliste: "Dal presidente Massari l'ennesimo schiaffo alla scienza"

Wwf, Legambiente e Lipu: "Non ha voluto essere da meno l’Assessore Regionale Mammi, che ha solleticato i cacciatori e il loro ossessivo desiderio di tornare a sparare al lupo, annunciando l’intenzione di rimettere in discussione il piano nazionale di conservazione"

"È davvero con incredulità  - si legge in una nota di Wwf, Legambiente e Lipu - che abbiamo appreso dai media dell’ennesimo tavolo convocato nei giorni scorsi dalla Provincia sull’”emergenza lupi”. Incredulità che si è trasformata in sconcerto constatando come, per l’ennesima volta, dall’incontro siano state escluse presenze scomode quali la scienza e la competenza. Brillavano infatti per la loro assenza, evidentemente non invitati, il Wolf Apennine Center, l’Ispra, i Parchi del Ducato, l’Università, cioè gli Enti in possesso di dati e conoscenze consolidati e certificati.

Grazie a loro, il Presidente Massari avrebbe, ad esempio, potuto evitare di invocare “dati certi, frutto di rilevazioni puntuali” rimediando una sonora figuraccia. Avrebbe infatti scoperto che questi dati ci sono già, vengono raccolti da anni con metodi scientificamente accreditati e mappano la presenza del lupo sul territorio con un alto livello di dettaglio. Ma certo, fa più comodo raccattare qua e là brandelli di consenso a buon mercato, fantasticando di “misure contenitive” suffragate da misteriose “percezioni dei sindaci”, chiedendo gli immancabili “ristori economici”, per concludere con un inquietante “prezioso contributo del mondo venatorio”, dal forte sentore di polvere da sparo.

Non ha voluto essere da meno l’Assessore Regionale Mammi, che ha solleticato i cacciatori e il loro ossessivo desiderio di tornare a sparare al lupo, annunciando l’intenzione di rimettere in discussione il piano nazionale di conservazione, per poi regalare un momento esilarante, garantendo una surreale “assistenza h24 a cittadini e imprese che avvistassero lupi sul territorio”. 

Per fortuna, il Colonnello dei Carabinieri Forestali Pierluigi Fedele, al quale non finiremo mai di rivolgere il nostro plauso e ringraziamento, ha riportato questo stucchevole teatrino nell’alveo della competenza e della ragionevolezza, sottolineando come i toni allarmistici non trovino alcuna giustificazione nei dati, stigmatizzando le cattive abitudini che attirano i lupi vicino a case ed allevamenti, e ricordando che il lupo ha un importante ruolo ecologico, ad esempio nel contenimento della peste suina. 

Per concludere, vorremmo tornare a ricordare al Presidente Massari che, se davvero auspica che tutti siano “ingaggiati in modo corretto”, farebbe bene a includere nella discussione una più ampia platea di portatori d’interesse, coinvolgendo anche le nostre Associazioni, presenti sul territorio da decenni e portatrici di valori e competenze specifiche. Potrebbe così dare voce anche alla maggioranza silenziosa di cittadini convinti che si debba perseguire un
equilibrio tra attività umane ed elementi naturali, che vedono con favore il ritorno del lupo sul nostro territorio, e che ritengono che eventuali criticità si debbano affrontare con metodi diversi da doppiette e carabine".

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