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Salute

Una “nonna” dona un respiratore per i prematuri della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Maggiore

Una generosa quanto preziosa donazione in memoria del figlio Antonio Bianchi da parte della signora Maria Reviati

Ha subito pensato ai piccoli pazienti dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” la signora Maria Reviati quando ha deciso di devolvere parte dei suoi beni in beneficenza, sempre in memoria del figlio Antonio Bianchi. Ed ha rivolto le sue attenzioni proprio ai più piccoli, ai neonati prematuri che necessitano del sostegno della Terapia Intensiva Neonatale per sopravvivere e per continuare la loro crescita.

Decisivo è stato l’incontro con Enzo Romanini, responsabile della SSD di Terapia Intensiva Neonatale che afferisce al Dipartimento Materno-Infantile di cui è direttore Emilio Casolari.

“Quando ho incontrato la signora Reviati – spiega il dottor Romanini - le ho raccontato delle possibilità di sopravvivenza dei prematuri anche di 500-600 grammi alla nascita e dell’importanza di apparecchiature come i respiratori. E non appena ho accennato dell’esigenza di doverne sostituire uno ho trovato da parte della signora una risposta inattesa quanto entusiasta, nonostante avessi precisato che sono apparecchiature costose”.

E così detto, fatto, la signora Maria ha donato i quasi 30mila euro necessari per acquisire un respiratore di ultimissima generazione che consente una ventilazione molto dolce e rispettosa della delicata struttura dei polmoni del neonato. “La ventilazione è indispensabile per garantire la sopravvivenza alla nascita – aggiunge Romanini – e anche consentire al neonato una buona qualità di vita nella crescita”.

Alla generosa donatrice sono andati i sentiti ringraziamenti del personale e del responsabile della TIN con la coordinatrice infermieristica Mara Cauli, del direttore del Dipartimento Materno-Infantile Emilio Casolari, della dirigente Professioni infermieristiche Rita Lombardini e del direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi che ha voluto stringere la mano personalmente alla signora Breviati per l’attenzione e la solidarietà dimostrata verso una struttura del nostro Ospedale che grazie alla professionalità del personale e grazie al livello di strumentazione come quella donata offre una possibilità di sopravvivenza e di crescita ad un piccolissimo neonato.

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