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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

"Buffon ha rinnovato con il Parma fino al 2024"

L'annuncio del presidente Kyle Krause in conferenza stampa: "Siamo onorati di continuare con lui. E' uno dei tre portieri italiani più forti al mondo. Passione e dedizione, per Parma e il Parma, le percepisco tutte le volte che lo vedo"

"Buffon ha rinnovato il suo contratto fino al 2024". Lo annuncia Kyle Krause in conferenza stampa. Il colpo di scena arriva dopo una trentina di secondi dall'annuncio. C'è Buffon con una maglia con su scritto il suo cognome e una sequenza di numeri: 2024. L'abbraccio con il presidente è genuino, una dose di energia molto positiva. "E' una bella giornata, per me e per la mia famiglia, per il mio procuratore perché alla fine è successo quello che volevo e che voleva il presidente, la società e mi auguro anche i tifosi e la città. Alla fine il mio ritorno a Parma è inevitabilmente condizionato da dei rapporti e da un legame profondo che ho sempre avuto con la gente di Parma e la città, con il grandissimo entusiasmo e la grandissima ambizione e onestà - mi sento di dire - di una persona come il presindente. Credo che fosse anche un atto di responsabilità per quello. Krause ha forza, compattezza e per i segnali che stiamo dando, per il ruolo che ho e avrò anche in futuro, penso, ho fatto questa scelta. 

Quando si ha a che fare con persone da una forza economica importante e di grande successo come il presidente, uomo di passione, ci può stare non riuscire subito. Ma dopo i primi colpi di assestamento, capisci che la strada, il solco tracciato è quello giusto. Abbiamo finalmente tracciato un solco, delle linee guida certe e piano piano stiamo mettendo in moto questa macchina e spingendola verso i traguardi che ci siamo posti. Sarebbe stato un peccato tirarmi indietro. Io sto bene, credo nella gente con cui lavoro. Non voglio avere nessun tipo di rimpianto, la mia testa in questo momento sta ragionando solo ed esclusivamente da calciatore. Fino a quando avrò guanti e maglia, si pensa solo da calciatore. Le responsabilità sono tante, e le sento tutte sulle spalle. 

Non so quello che potrà dare a breve termine questa notizia, secondo me noi stiamo cominciando a entrare nel percorso di una strada positiva. Non so se potrà dare delle certezze ulteriori. Secondo me l'indirizzo che abbiamo preso da un mese a questa parte è buono

Se dovessimo vincere a Monza si riaprirebbero scenari importanti e diversi. Entusiasmanti. Obiettivamente sarei già felice di una conferma di prestazione. Sarebbe la conferma della quale abbiamo bisogno in questo momento. Disegnano una parabola di evoluzione. Io credo che nel momento in cui facciamo un certo tipo di prestazione è difficile tornare a casa senza punti. Mi interessa avere dei segnali della squadra. Ho rinnovato perché quando sono arrivato qua, non avevo dubbi su quello che potessi dare fuori e dentro al campo, volevo mettermi alla prova. Volevo vedere il riscontro sul campo, e penso ci sia stato. Ho bisogno di sentire le responsabilità. Non voglio perdere come non voglio perdere tutte le sfide. Mi sento l'energia, la forza e la forma fisica di chi ce la può fare e la può fare bene. Se non me la sento più posso anche rescindere eh. 

Oggi vorrei parlare di Gigi e della riconferma. Ma ci sono stati diversi pomeriggi dove sono rientrato in hotel piuttosto deluso. Ma c'è una grandissima differenza tra delusione e rimpianto. Se è vero che sono rientrato in diverse occasioni deluso, è vero anche che non ho mai avuto rimpianti per quanto riguarda il progetto Parma. Una stagione deludente come quella dell'anno scorso, ti lascia delle scorie. Per quello che riguarda il mio comportanento è molto lineare, a maggior ragione adesso che sono il più grande dello spogliatoio e della squadra. Credo che la mia responsabilità maggiore sia sempre quella di difendere i miei compagni e fino a quando c'è una ragione reale. E' un qualcosa che sento dentro, che mi va di fare. Nell'ultimo mese e mezzo ho avuto la percezione di poter giocare in una squadra. Anche negli errori. Mi ha rinfrancato. Perdiamo anche, ma ho la percezione di dire: sto giocando in una squadra. Inizialmente eravamo disorientati tutti. Le sensazioni che avevo davanti era di una squadra che sbandava continuamente. Nell'ultimo mese non ho più questa percezione. Al di là delle vittorie e delle sconfitte.

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"Uno dei motivi per cui sono tornato è stato perché i miei figli non conoscevano la parentesi Parma e questo era un patrimonio che dovevo ridare loro. Oggi ho la fortuna di averli qua tutti e quattro con mia moglie e vederli con il maglione del Parma e vedere come abbiano capito cosa significhi per me Parma, mi fa capire come abbia fatto la scelta giusta ed in un certo senso abbia già vinto. Ora cerchiamo di vincere anche sul campo".

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