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SERIE B

Basta Inglese: il Parma riparte dal suo bomber

Con il Cosenza finisce 1-0 grazie a un gol dell'attaccante ritrovato. Partita che ha visto la squadra di Pecchia sciupare un paio di volte la rete del raddoppio. Palo di Vazquez. Cosenza insidioso, pericoloso un paio di volte. Vittoria nel complesso meritata

Ci voleva frate Davide Giglioli dei servi del Cuore Immacolato di Maria in tribuna per la prima vittoria in campionato del Parma di Pecchia e a benedire il primo gol di Roberto Inglese in stagione che vale tre punti in una partita sofferta, a tratti anche dominata ma che a un certo punto sembrava stregata. L’1-0 però basta, a conclusione di una giornata perfetta che ha visto un grandissimo coinvolgimento da parte dei tifosi in campo e fuori, prima della partita. La gara non è stata degna dello spettacolo offerto dai diecimila, ma serviva la vittoria con la consapevolezza che bisogna crescere per recitare la parte da protagonista. Il Parma si prende i tre punti e Krause si gode l’ottava vittoria al Tardini da quando è presidente, la decima se al computo si aggiunge la Coppa Italia. Forse negli ultimi giorni di mercato Pecchia chiederà qualcosa in più, ma per stasera va bene così.

Per la prima volta in stagione in partite ufficiali Fabio Pecchia cambia la coppia di centrali di difesa: fuori Lautaro Valenti, dentro Circati, un figlio di Parma con Coulibaly e non Delprato nel ruolo di terzino. Romagnoli va a sinistra, con la catena di destra che cambia completamente volto. Fuori anche Estevez, al suo posto Juric a dare man forte a Bernabé.

Che ci mette un po’ a entrare nel vivo del gioco. Tocca meno palloni del solito, quelli che tocca li sbaglia. Sfavorito anche dal fatto che il gioco di Pecchia tende a svilupparsi sull’esterno prima di convergere in mezzo e passare da Inglese che fino al gol dell’1-0 (al 30’) sbaglia sponde e controlli. Quelli che cercano la giocata con l’attaccante per andare dentro vengono delusi dalla mancata assistenza del compagno che però, alla mezzora, trova la zampata. E’ bravo l’attaccante a mandare la palla di Mihaila sul palo lontano prima di sentirsi il boato dei quasi 10mila che tornano a esultare e a gridare il suo nome 259 giorni dopo l’ultima volta. Era la partita con il Perugia, del dicembre 2021. Prima di cominciare il lungo digiuno e il personalissimo calvario.

L’1-0 scrolla di dosso la paura al Parma, rimasto impantanato nel gioco aggressivo del Cosenza, abituato alle partita nella fanghiglia più del Parma che si piace troppo e finisce per lustrarsi negli arzigogoli di Man e nelle velleità di Mihaila. Con Vazquez braccato dagli avversari, il gioco ristagna. E serve un miracolo di Chichizola per impedire a Voca di esultare al 21’, quando sul primo palo pizzica in modo giusto la palla di D’Urso. L’argentino è attento. Il Tardini con il vestito della festa non spaventa i calabresi, la splendida cornice non scoraggia Dionigi arrivato a punteggio pieno a Parma e capace di battagliare e tenere lì i crociati un po’ annebbiati in questo primo tempo risolto da una giocata di Bobby.

Nella ripresa Pecchia cambia: fuori uno spento Mihaila, dentro Benek. Delprato va a sostituire Coulibaly. Prima che il Parma si assesti, è il Cosenza ad andare vicino al pari: colpo di testa di Vaisanen, fuori di pochissimo. Va più vicino al gol Vazquez che di testa coglie il palo alla sinistra di Matosevic. Ma è ancora il Parma che sembra essere padrone assoluto della partita a sfiorare il raddoppio. Tiro a giro di Man da ottima posizione. Il romeno apre troppo il compasso e sbaglia. E sbaglia ancora quando a porta vuota si fa respingere sulla linea da Rispoli il tiro a colpo sicuro. Il Parma non la chiude, Dionigi graziato si affida a Larrivey e Bresciani. Dall’altro lato Ansaldi rileva Man e va a fare l’esterno alto. Il Parma soffre e alla fine la spunta e festeggia. 

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