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Parma dominato e fischiato: non basta un grande Buffon, con il Cosenza finisce 1-1

Il portiere è stato super, evitando la sconfitta. Traversa di Gerbo all'ultimo secondo, la curva contesta

Dal nostro inviato
PARMA -  Finisce come troppe volte è finita in queste prime 12 puntate di una saga che non diverte nessuno, se non gli avversari. Buffon stringe tra i denti la maglia, trattenendo qualche cattivo pensiero dopo essere stato per l'ennesima volta il migliore in campo. Dopo che Gerbo ha scheggiato la traversa, al 94', Gigi non ha tirato un sospiro di sollievo, forse avrà pensato: "Ma chi me l'ha fatta fare?". Ha cercato di capire perché i suoi compagni non sono scesi in campo nel secondo tempo. Senza trovare spiegazioni. Alla fine, il punto sta bene al Parma, in termini di classifica, ma certifica un altro passo falso dei ragazzi di Maresca, contestati a fine gara e dominati nel secondo tempo. Al gol di Juric, risponde Tiritiello. Ma l'allarme suona e bisogna fare qualcosa.

Nel 3-5-2 disegnato da Maresca, c’è Delprato e non Osorio a fare il primo centrale. La sua duttilità gli consente di scivolare più agilmente e giocare sul binario di destra con Mihaila. Dall’altro lato c’è Coulibaly, con Tutino e Inglese per la prima volta dall’inizio. Significativo l’abbraccio che i due si sono dati per caricarsi a vicenda, c’è bisogno di ritrovarli al meglio per far scattare l’operazione rimonta. In mezzo guida Brunetta, con Vazquez a destra e Juric a fare legna in mezzo.

Zaffaroni si protegge, lascia Caso la davanti con Gorini che dovrebbe aiutarlo e scattare profondo. Palmiero si prende la responsabilità di guidare con palla l’azione dei cosentini, che provano con Caso a rovinare la festa a Buffon. Ma Gigi, che 26 anni fa iniziava a stupire il mondo e a scrivere la storia del calcio, neutralizza un tiro dal limite senza pretese del 10. Più incisivo Juric, che dopo 13’ indirizza la partita sui binari preferiti del Parma. Il suo inserimento in area viene premiato dall’assist di Inglese, bravo a scattare sulla destra e a mettere una palla di prima intenzione. Il croato insacca da pochi passi in estirada. Un gol importante che scrolla di dosso le paure dei crociati, ancora poco puliti nel palleggio ma efficaci quanto basta per rischiare il meno possibile, almeno nel primo quarto di gara. Il Cosenza non riesce a ripartire, funzionano le marcature preventive, i tre dietro sono stretti. Il buco semmai è in mezzo, dove Brunetta perde un paio di palloni sanguinosi che spalancano la strada agli ospiti. Poco lucidi nel momento delle scelte.

Il Parma prova ad amministrare e cuce gioco sulla destra, dove Mihaila e Vazquez trovano più spazio rispetto agli altri compagni. Ma di occasioni poche. Una capita al Cosenza, intorno alla mezz’ora, costruita sull’asse Caso-Gori che libera Vallocchia pronto a scodellare in mezzo. Palla deviata.

Il Parma non rischia quasi niente, amministra e va all’intervallo in vantaggio. Minimo sforzo, massima resa in una partita che non entusiasma tanto per contenuti tecnici e tattici. Basta guardare verso la curva Nord, quando a inizio secondo tempo espone uno striscione esplicito: ‘Possesso palla, manager, progetto decennale: testa bassa e pedalare’, seguito da un coro: “Noi vogliamo gente che lotta”. La risposta la dà Buffon, sempre presente, quando sventa un tiro di Caso, arrivato in area dopo una punizione battuta velocemente. Il Cosenza ha capito che il Parma non è sceso in campo, almeno per i primi dieci minuti lo mette alle corde. E si dispera quando Caso si divora il gol del pareggio a un passo da Buffon. Maresca corre ai ripari, prova a ridare sostanza alla mediana, con Schiatarella che rileva uno spento Brunetta, e Benedyczak per Inglese. Ma succede che Buffon diventa anfora protagonista. E blinda la porta dall’assedio del Cosenza, con almeno tre interventi decisivi, uno di piede. Prima di arrendersi a Tritello, che di testa insacca il pari. Sulle ali dell’entusiasmo, gli ospiti sfiorano il vantaggio, con Caso che semina Schiattarella e calcia. Fuori di un soffio. Entra Millico, esce proprio Caso. Maresca sostituisce Mihaila, beccato da qualche mugugno, per Man. Ma vicino al gol ci va il Cosenza, con Gorini che trova ancora un grande Buffon. Il Parma è tutto nel tentativo di … Vigorito che dribbla Benedyczak e per poco si fa gol da solo.

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