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Pisa e Parma, una battaglia senza vincitori: è 0-0

Attacchi a secco all'Arena, la squadra di Pecchia porta a casa un punto e si tiene stretta la prestazione: due pali per gli avversari, uno di Gliozzi e uno di Beruatto

Senza gol, ma con un punto a testa. Pecchia si ferma alla seconda, come era successo a Maresca e Iachini. Non è arrivata la terza vittoria consecutiva, ma il Parma è stato protagonista di un'altra prestazione piena di cose positive, in cui è mancato il guizzo e nella quale si sono riviste delle incertezze in fase difensiva, risolte dalla grande applicazione dei singoli. Le due traverse del Pisa, con Gliozzi e Beruatto, più qualche altra occasione non hanno certo sporcato una partita abbastanza attenta della retroguardia crociata. Che riscopre Valenti, cresciuto in maniera evidente rispetto ai disastri dello scorso anno. Per la terza volta, la squadra di Pecchia non subisce gol, conquistando un po' di terreno e avvicinandosi alle grandi. 

Il Parma, senza esterni a parte Man, non vuole scoprirsi troppo. Il Pisa è squadra che bada al sodo lasciando da parte i ricami. Non è giornata in cui specchiarsi, sono battaglie in cui contano coraggio e spirito. Il Parma lo capisce subito e sotto la cotta di maglia conserva il furore coltivato da Pecchia in questi mesi. Ha affidato a Sohm il compito delle scorribande sulla sinistra, mentre Osorio a sorpresa (non giocava dall’ultima apparizione della scorsa stagione a Crotone) di fianco a Valenti che deve stare attento a un brutto cliente: Gliozzi ha già segnato 5 gol al Parma, tre in mezzora al Tardini contro il Como l’anno scorso. E per poco non trova il sesto, quando al 26’ scuote la traversa con un colpo di testa. Non sarà l’unico legno per il Pisa che, in maniera abbastanza casuale, ne trova un’altra con giocata di Beruatto. Il difensore voleva forse liberarsi del pallone ma in bello stile ha calciato e per poco non stava sorprendendo Chichizola, attento in un paio di uscite.

Fa poco l’ex Perugia, molto meno del suo collega Nicolas che in un paio di occasioni si supera. Il Parma ha cominciato benissimo, dell’approccio Pecchia può essere soddisfatto perché nel giro di due minuti Man e Inglese vanno vicini al vantaggio. Al 12’ il romeno approfitta di un assist al bacio di Oosterwolde e - alla Dybala - prova a sorprendere il portiere avversario: calcio preciso ma poco potente, Nicolas vola. E risponde al 14’ con un’uscita che chiuse lo specchio a Inglese. Il Parma prende fiducia e macina gioco, il Pisa che nella battaglia si esalta, prova a prendere campo e chiuse in crescendo un primo tempo piacevole.

Pecchia cambia: lascia la camicia e Sohm in spogliatoio per una polo blu e Benek. Il tentativo è quello di dare più presenza davanti, sfruttando i cross da attaccare in tandem con Inglese. Esce anche Juric, ammonito, per Ansaldi che a proposito di piedi buoni se ne intende. Ma vicino al gol ci va Ionita, servito da Traore molto mobile sulla sinistra. D’Angelo non sta a guardare, capisce che è il momento di provarci e chiama Tramoni. Il Parma sembra aver abbassato il ritmo, il Pisa più padrone della gara prova ad andare in verticale portando i centrocampisti dentro. E Toure per poco non trova il vantaggio. Si infila tra Oosterwolde e Valenti, si presenta davanti a Chichizola, lo dribbla ma quando calcia trova Valenti appostato sulla linea. C’è bisogno di un colpo di coda, una battaglia che vive di fiammate si accende al 68’ quando Inglese gira verso la porta un colpo di testa, che finisce poco fuori. Toure ha la palla per rompere l'equilibrio, ma aspetta troppo e si fa parare la conclusione sulla linea da Valenti. Coulibaly alla fine prova il colpaccio, ma Nicolas è attento. Finisce con un punto a testa e zero gol. 

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