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Acqua: Parma terza in regione con una spesa media di 579 euro

Dispersione idrica al 38 per cento

Sono 517 euro: questa la cifra spesa per la bolletta idrica da una famiglia in Emilia Romagna nel 2023 (la media nazionale è pari a 478€), in aumento del 1,7% rispetto al 2022 e del 9,4% negli ultimi 5 anni.

Aumenti in più dei due terzi dei capoluoghi di provincia italiani; rispetto all’anno precedente l’incremento maggiore, di circa il 16%, si registra a Vibo Valentia, mentre ad Isernia la bolletta è praticamente raddoppiata rispetto al 2019. Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 867€ mentre Milano e Cosenza conquistano la palma di capoluoghi più economici con 184€. La Toscana è la regione più costosa (con 732€), con ben 8 suoi capoluoghi nella top ten delle province più care; il Molise la più economica (226€), in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente (+9%).

Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Emilia Romagna si va dai 606 euro di Rimini ai 354 euro di Bologna.

E Parma? Si piazza al terzo posto regionale per spensa nel 2023 dopo Rimini e Ferrara con 579 euro e quarta per perdite idriche col 38%.

La fotografia emerge dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che è stato presentato oggi nel corso dell’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”.  Il Rapporto ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2023 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi. Se ci attestassimo su un consumo di 150 mc l’anno invece di 182, risparmieremmo in media 101€, ossia quasi il 27%; una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 183€ in meno, ed anche una famiglia molisana avrebbe un risparmio di 42€. Per una famiglia dell’Emilia Romagna il risparmio sarebbe di 114€.

Una famiglia di tre persone, con soglia ISEE fino a 9.530€ e che ha accesso al bonus sociale idrico, secondo le nostre rilevazioni risparmia annualmente circa 104€, ossia il 22% o 27% in meno a seconda che abbia un consumo annuo di 182 metri cubi o di 150 metri cubi. In particolare, in Emilia Romagna, il valore del bonus varia dai 147€ di Ferrara ai 90€ di Bologna.

I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA

In base agli ultimi dati Istat (anno 2020), la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d'acqua immessi in rete. Se si analizza ulteriormente lo spaccato di alcune realtà, in Emilia Romagna ad esempio, si passa dal 40,2% di Ferrara al 18,9% di Piacenza.

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