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LA GUIDA

Parma tra le città che domina in Emilia Romagna sulla guida del Gambero Rosso

Cresce la qualità della ristorazione italiana in ogni sua forma anche in provincia: tante le insegne nella 'bibbia' del mangiar bene

Arriva puntale come sempre la fotografia più autorevole ed aggiornata della ristorazione italiana: è Ristoranti d’Italia 2024, la nuova Guida del Gambero Rosso giunta alla sua 34°edizione. Sono 2.485 le insegne recensite, con 324 novità. Migliori chef della ristorazione italiana sono Massimo Bottura e Niko Romito entrambi con un punteggio di 96 centesimi, raggiunti appena sotto da Heinz Beck e Enrico Crippa, mentre perde una forchetta, scivolando dall’empireo, Gianfranco Vissani. 

Tante le eccellenze in Emilia-Romagna che ha una tradizione enogastronomica tra le più apprezzate al mondo: sono 142 i locali inseriti nella Guida, 18 le novità, con una distribuzione omogenea in tutte le province, seppur Bologna, Modena e Parma dominano sulle altre. 

Sono 5 le insegne ad essersi aggiudicate i Tre Gamberi: All’Osteria Bottega di Bologna, Locanda Mariella a Calestano (PR), Ai Due Platani a Parma, l’Antica Osteria del Mirasole con Locanda a San Giovanni in Persiceto (BO), la Sangiovesa a Santarcangelo di Romagna (RN). Ricchissima la selezione di bottiglie e di offerta al calice che La Baita, storica insegna di Faenza (RA), accompagna con una cucina autenticamente romagnola e che la porta a essere eletta unica Tre Bottiglie per la regione e a ricevere il Premio Speciale Masottina per la Migliore Proposta al Bicchiere al Wine Bar.  

L'elenco delle trattorie

TRATTORIA CAMPANINI
Nelle terre verdiane, Campanini è un approdo sicuro.Trattoria a tutto tondo con tavolate vocianti, dalle apparecchiature linde, propone un menucollaudato che vira attorno ad alcuni capisaldi: i selezionati salumi invecchiati nelle cantine di proprietà, tra cui l’immancabile culatello e la spalla, accompagnati dal gnocco fritto (qui chiamatopasta fritta dei poveri) e dall’insalata russa, poi le paste fresche, siano essi tortelli, ravioli,
caramelle,agnolotti e cappellotto, con condimenti più o meno vari. 

LOCANDA MARIELLA 
Sull’Appennino parmense, tra le colline di Calestano, località di Fragnolo, in un luogo di silenzio e di pace si trova Locanda Mariella, una curiosa e insolita trattoria storica anni ’60 fondata dalla famiglia di Mariella Gennari, nonché proprietaria di questa magnifica “casa” fuori dal comune.

AL VEDEL ​RISTORANTE.
Il locale è curato nel servizio, dotato di gradevole dehors estivo e propone una cucina del territorio con un pizzico di modernità. Assolutamente da considerare, come antipasto, un assaggio del re dei salumi ovvero il Culatello in tre stagionature per comprendere le differenti complessità indotte dal tempo.

OSTERIA DI FORNIO
All’Osteria di Fornio, ormai da più di 25 anni lo chef Cristina Cerbi esprime tutte le sue capacità e il suo stile attingendo dall’ottima materia prima di questo lembo di territorio posto tra Parma e Piacenza.

BORGO 20 BISTROT
Piccolo locale, semplice e moderno, in un caratteristico borgo accanto al Battistero e al Duomo. Si propone una cucina moderna, elaborata e gustosa, e pietanze tradizionali filtrate da valida tecnica e un po’ di fantasia.

COCCHI 
Aperto dal 1925, Cocchi è il ristorante della borghesia parmense e buon custode dell’ortodossia gastronomica della “food valley”.

INKIOSTRO
Non era facile dare una nuova anima al ristorante Inkiostro che per anni ha avuto ai fornelli Terry Giacomello e la sua cucina decisamente caratterizzata da un tratto sperimentale. Ci è voluta la bravura Salvatore Morello, chef ancora giovane ma dotato di importante curriculum svolto presso alcune delle migliori tavole d’Europa, per restituire alla piazza parmigiana un raffinato luogo di haute cuisine.

AI DUE PLATANI
Non è facile identificare il concetto di trattoria contemporanea - che si addice in modo (quasi) naturale al nostro Paese -, ma sicuramente Ai Due Platani è un manifesto quotidiano di molte caratteristiche ideali: competenza e conoscenza del lavoro perché nei ruoli chiave ci sono persone con esperienze importanti; cultura del territorio e della sua storia (e non per forza bisogna essere del luogo: il patron è mantovano); assoluto rispetto della qualità e della freschezza dell’ingrediente.

LA MAISON DU GOURMET
Il locale guidato da Martina Chianese (sommelier) e Benedetto Crasta (in sala) è vestito con gusto contemporaneo, ha tavoli ben distanziati per una giusta intimità, ampie vetrate sulla campagna circostante e splendidi tramonti, da vivere nel dehors con la bella stagione.

SOJ VINO E CUCINA
Può un locale rinunciare ai camerieri? Dipende. Grazie alle dimensioni contenute della sala, la cucina a vista (con un paio di tavoli affacciati sui fornelli), uno spirito di sacrificio non indifferente i due giovani protagonisti di Soj, Federico Capocasa e Eugenio Restivo, stanno riuscendo nel loro progetto.

OFFICINA ALIMENTARE DEDICATA
Nel centro di Parma, l’Officina Alimentare porta avanti con convinzione il progetto di nuova cucina che fa leva su ingredienti bio, piccole produzioni, piatti realizzati con ingredienti freschi e di stagione.

OSTERIA VIRGILIO
Osteria situata in Oltretorrente, quartiere storico della città, protagonista di un passato legato alla ribellione. La stessa insofferenza alle mode e al mainstream dell’oste, fautore delle nicchie e di una ricercata qualità.

AL CAVALLINO BIANCO 
In origine c’era soltanto un traghetto per attraversare il fiume, poi venne un lido per dare ristoro a chi era in attesa della traversata, infine è arrivato questo ristorante, il primo della famiglia Spigaroli.

ANTICA CORTE PALLAVICINA
Corte Pallavicina è il frutto della ristrutturazione di un casale agricolo che ospita il ristorante e accoglienti camere per chi voglia fermarsi.

HOSTERIA DEL MAIALE
Nel contesto dell’Antica Corte Pallavicina la famiglia Spigaroli propone questa insegna più rustica e tradizionale. I tavoli in legno e le tovaglie quadri, le bottiglie negli scaffali e gli oggetti appesi ai muri e al soffitto richiamano usi e costumi della bassa parmense.

HOSTARIA DA IVAN CON LOCANDA
Nella quiete della bassa parmense, vicino al Grande Fiume, questo ristorante è un approdo sicuro per chi vuole assaporare la cucina del territorio. La simpatia di Ivan saprà raccontare al meglio le interessanti proposte della cucina.

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