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“Stadio Provvisorio”, Marco Osio: “Perché la Giunta non ha valutato l’ipotesi Sorbolo? Urgente pensare a soluzioni vicine alla città”

Il consigliere comunale della Lista Vignali Sindaco e vice presidente della Settima Commissione Consiliare Permanente: “Un errore politico, una sottovalutazione dell’importanza sociale del calcio non valutare tutte le opzioni possibili

Febbraio potrebbe essere il mese decisivo per il futuro dello Stadio Tardini: il 19 Febbraio come tutti sanno è attesa la risposta della Conferenza dei Servizi sul Progetto già presentato dalla società e leggermente modificato in alcuni dettagli legati agli accessi. 

“Modifiche,   a quanto mi risulta” - sottolinea Marco Osio, consigliere comunale della Lista Vignali Sindaco e vice presidente della Settima Commissione Consiliare Permanente - “più di natura culturale, per alcune esigenze della Soprintendenza, ed estetiche, che progettuali”. 

Ma è dello “Stadio Provvisorio”, ovvero della casa del Parma per il tempo necessario alle opere che si preoccupa  in questa fase Marco Osio, per tutti gli sportivi, ancora, il “Sindaco”.

“Come ho sottolineato più volte - ribadisce Osio - il Tardini ha anche un valore culturale. Lo stadio, secondo le opinioni di molti, va ristrutturato nel luogo in cui si trova, naturalmente con la giusta cautela, con le giuste procedure e con le giuste misurazioni, ma la città potrebbe soffrirne per un paio di anni, se il Parma dovesse giocare molto lontano. La cosa mi preoccupa, per questo ho trovato molto interessante l’intervento da parte di Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani, lunedì sera, a Bar Sport.

Ma io mi domando - affonda Osio - se davvero Sorbolo è una strada percorribile, con i vantaggi esposti da Cesari, perché la Giunta Comunale, il sindaco Guerra, l’assessore allo Sport Bosi, che vantano continui contatti con la società di Krause per la realizzazione delle opere al Tardini non hanno mai sottoposto al Parma Calcio questa possibilità?” .

Il Consigliere riprende l’intervento del Sindaco di Sorbolo Mezzani nella trasmissione di 12Tv Parma:  “Cesari ha parlato di errore politico, di responsabilità sociale del calcio. Ed ha ragione: c’è un clima di gioia, aggregazione, positiva condivisione intorno al Parma Calcio, perché disperderlo, andando a giocare lontano, rappresentando un costo e un problema logistico per i tifosi?.

“Inoltre - incalza Osio - Cesari ha parlato di una zona già identificata e di una serie di condizioni che paiono davvero favorevoli. E’ chiaro che va verificata la realizzabilità di quanto sostenuto. Se non lo fosse… altri Comuni prospicienti la città si stanno proponendo, e auspico uno di essi possa rivelarsi la meta definitiva ed opportuna. 

Ritengo urgente trovare e valutare altre soluzioni non troppo distanti, che non rappresentino un’ostacolo per la tifoseria, affezionata e sempre presente, che giustamente chiede rispetto - chiosa Osio. 

Che poi chiude: “Non sarebbe una tragedia giocare lontano dalla città, ma non provare nemmeno a evitarlo, si. Oltre a una scelta politica che mi parrebbe davvero inspiegabile”.

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