Animalisti contro il Festival del Prosciutto: "Tortura non è cultura"
Gli attivisti sono rimasti a distanza dell'area della festa sotto i Portici del Grano, sorvegliati da un ingente schieramento di forze dell'ordine: cartelli, striscioni, immagini ed interventi per sensibilizzare i cittadini
Gli animalisti in piazza contro il Festival del Prosciutto. E' iniziata questa mattina e proseguirà nel pomeriggio dalle 17 alle 21 la protesta dei gruppi animalisti di Parma e di Modena contro una delle manifestazioni culinarie più note della città di Parma e della provincia. Sorvegliati da un ingente spiegamento di forze dell'ordine, polizia, carabinieri e uomini della Digos gli attivisti hanno srotolato uno striscione con scritto 'Tortura non è cultura' e si sono mantenuti a distanza dai portici del Grano, sotto i quali sono stati allestiti i numerosi stand del Festival del Prosciutto.
LA VOCE DI UN ATTIVISTA
Alcuni poliziotti a piedi vigilavano all'ingresso raccomandando ai ragazzi di non avvicinarsi troppo all'area della festa. Con cartelli, immagini e volantini gli attivisti cercano di sensibilizzare contro il consumo di carne e a favore della scelta Vegan, che esclude animali e derivati animali (latte, uova, miele). Con le maschere da maiale sul viso ed interventi al megafono i giovani hanno inscenato una protesta pacifica e comunicativa che si ripeterà nel pomeriggio con la proiezione del video sugli allevamenti prodotto dall'associazione Nemesi Animale.