rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il manoscritto gastronomico più antico al mondo all'Academia Barilla

In esclusiva mondiale, il facsimile più antico del manoscritto considerato la prima opera gastronomica del nostro paese è stato oggi mostrato e discusso nella sede di Academia Barilla a Parma

Si chiama 'De Re coquinaria' il più antico manoscritto di Apicio, singolare buongustaio dell'epoca romana che passò alla storia per le sue stravaganze culinarie, come i piatti a base di lingue di usignoli e pavoni o di oche ingrassate con fichi secchi. In esclusiva mondiale, il facsimile più antico del manoscritto considerato la prima opera gastronomica del nostro paese è stato oggi mostrato e discusso nella sede di Academia Barilla a Parma.

Accompagnato dagli chef, Giancarlo Gonizzi, curatore della biblioteca gastronomica di Academia, ha raccontato alcuni piatti dell'epoca romana poi preparati e cucinati in chiave moderna come la mousse di ceci o il pollo alla maniera di Frontino, sapientemente aromatizzato con erbe ed una crema a base di mascarpone e formaggio. "Apicio è stato il più grande gastronomo dell'antichità, in grado di introdurci in quella che era la cucina ed il gusto del tempo - spiega il professor Domenico Vera, docente di storia romana all'Università di Parma - Si tratta ovviamente di una cultura molto differente dalla nostra, soprattutto per le materie prime che oggi sono a nostra disposizione, ma è possibile recuperare alcune antiche ricette che si sono ormai perse nella storia".

"Evitando ovviamente gli eccessi di cui Apicio fu maestro come i piatti a base di talloni di cammello - racconta Barbara Bertoni della casa editrice Imago (che ha realizzato una riproduzione del manoscritto) - Stravaganze culinarie che per lui diventarono un'ossessione tanto da portarlo al suicidio quando si rese conto di non avere più nulla da sperimentare".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il manoscritto gastronomico più antico al mondo all'Academia Barilla

ParmaToday è in caricamento