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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Blitz dei Nas nei centri di medicina estetica: in provincia di Parma sorpresa un'estetista abusiva

I carabinieri hanno sequestrato 8 centri estetici e 3 studi medici

Blitz dei carabinieri dei Nas nei centro di medicina estetica e nei centri esterici. Nella provincia di Parma, nel corso di un’ispezione eseguita presso un centro estetico, è stata sorpresa un’operatrice intenta ad eseguire attività di “onicotecnica”, ovvero in attività di ricostruzione delle unghie, mediante l’utilizzo di apparecchiatura professionale per estetica, sprovvista di idoneo titolo per l’esercizio dell’attività di estetista. 

I recenti episodi di cronaca di interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato che, per soli fini di lucro, eseguono pratiche riservate esclusivamente ai medici, sottovalutando le gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione  professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, hanno portato i Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, a condurre una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica della corretta erogazioni  delle prestazioni di medicina estetica.  

Ispezionate complessivamente 793 strutture, tra centri estetici e studi medici estetici, rilevando 110 obiettivi non conformi che hanno comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 33 titolari ed operatori, nonché la contestazione di sanzioni amministrative per 187 mila euro. I Carabinieri Nas hanno eseguito il sequestro/sospensione di 8 centri estetici e 3 studi medici/poliambulatori poiché abusivi e/o privi dei requisiti minimi per il funzionamento.

I controlli sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di  qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre  procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente. 

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