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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

“Parma, snodo fondamentale per lo spaccio”

Il dirigente della Squadra Mobile Cosimo Romano: “C’è un’offerta molto elevata”

“Il consumo di stupefacente nella città di Parma è alto”. Così afferma Cosimo Romano, dirigente della Squadra Mobile di Parma che all’indomani di un sequestro di cocaina purissima che avrebbe fruttato 9-10 mila euro immessi su strada, ha fatto un aggiornamento della situazione legata al consumo di droga in città. “C’è un’offerta molto elevata. Gli spacciatori spaziano dall’essere cittadini italiani a – nella maggior parte dei casi - cittadini stranieri: albanesi, magrebini per lo più. Parma rappresenta un punto di snodo fondamentale nel panorama dello spaccio italiano”. Parole che hanno il suono di una sentenza.

Attraverso le fonti di polizia, abbiamo cercato di capire come è suddivisa la città. La mappa dello spaccio individua tre macro aree, tre grandi piazze di spaccio da cui partono le sostanze che finiscono nelle tasche di giovani e meno giovani, di ricchi e meno abbienti, di ragazzi e ragazze che – al tempo del coronavirus – hanno trovato espedienti diversi per fare uso di sostanze stupefacenti.

OLTRETORRENTE/VIA DEI MILLE 

La piazza dell’Oltretorrente è quella più ‘accessibile’: presidiata per lo più da nigeriani (dietro ai quali spesso c’è un movimento di criminalità organizzata che fa fede a regole ferree e gerarchie da rispettare, che si poggia sull’omertà fondamentalmente), nella zona che introduce nella parte vecchia della città si smercia droga di ogni tipo. Fonti di polizia che presidiano il territorio con servizi e blitz notturni la recuperano principalmente tra i cespugli che delimitano la parte pedonale dalla strada, nelle siepi e nei cassonetti. E di recente anche nelle case, una pratica in uso da qualche mese per evitare controlli sul posto. Abitazioni trasformate in fabbriche della droga, abitate alle volte da più persone senza un regolare contratto d’affitto che smerciano sostanza stupefacente, la tagliano, la impacchettano e la portano su strada. I pusher della zona girano con le tasche vuote.  Hanno un un telefono cellulare che serve ad attivare le altre 'cellule' di una catena produttiva molto elementare ma terribilmente fruttuosa. Ogni ingranaggio funziona alla perfezione: dal ‘laboratorio’, identificato spesso in un’abitazione che non ha padroni né intestatari, allo spaccio per strada, controllato da vedette e corrieri che se la fanno portare in zona da 'galoppini' che svolgono come compito specifico quello di rifornire chi cede la sostanza al compratore. Che tipo di droga si vende? Dall’eroina alla cocaina: ma principalmente marijuana in una zona aperta a tutti. Un vero mercato a cielo aperto che di notte. L’iniziativa del comitato Oltretutto, Oltretorrente  ha mitigato i venti di maestrale, mettendo al riparo qua e la qualche zona, ma tendenzialmente qualche pusher che sfama acquirenti di ogni età lo trovi.

PILOTTA 

L’altra grande macroarea che i poliziotti hanno individuato è più centrale. Quella che fa capo alla Pilotta, dove la presenza della caserma dei carabinieri evidentemente non ha fermato del tutto lo smercio di droga. Lo ha ridotto sensibilmente, attenuandolo indubbiamente, ma i servizi congiunti delle forze di polizia sono testimonianza che il mercato della droga è sempre aperto. Magari con meno ‘stand’ a portata di mano. Ma resta vivo comunque. Anche qui, sotto i portici, nel guazzatoio della Pilotta, trovano rifugio pusher nigeriani e magrebini che si contendono la piazza e che spacciano hashish e marijuana, assieme a cocaina che rimane la preferita dai parmigiani. E non solo. E le risse delle ultime settimane tenderebbero a confermarlo, oltre ai numerosi blitz organizzati da carabinieri e polizia per smantellare la filiera.

SAN LEONARDO 

Neanche troppo distante dalla Pilotta, collegata attraverso la stazione, c'è via Trento che fa da anticamera alla grande piazza di spaccio del San Leonardo, che comprende Via Venezia e zone limitrofe. Le sentinelle perlustrano la zona a bordo di biciclette e girando a piedi, con la solita parsimonia di fermare clienti di ogni età. Anche qui, lungo i marciapiede, si dispiega l’esercito dei pusher. I cavalieri senza cavallo, in sella a biciclette rubate, principalmente, vendono droga con molta discrezione. I vicoli, autentici budelli, sono un po’ i loro rifugi e le loro vie di fuga, scappatoie strette irraggiungibili dalle auto della Polizia. Eroina, crack, cocaina, marijuana e qualche vetro infranto per risse violente che fanno da contorno.
 

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