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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Teatri, delibera a 5 Stelle. Salvati i big: Teatro Europa e Theatro del Vicolo a rischio

La delibera verrò portata in Consiglio comunale. Rinnovate le convenzioni solo con il Teatro Due e il Teatro dell Briciole. Sarà un bando di gara a decidere chi gestirà gli spazi degli altri 2 teatri. Scintille Ferraris-Nuzzo: 'Non si può risolvere per tutti come in altre città?'

Il complesso teatrale di viale Basetti - il Teatro Due e l'arena Shakespeare per intenderci - e quello del Teatro al Parco, ovvero il Teatro delle Briciole, sono salvi. L'Amministrazione comunale ha deciso di rinnovare la convenzione, scaduta quest'anno, con le due Fondazioni - rispettivamente Fondazione Teatro Due e Fondazione Solares - mentre le realtà teatrali che andranno a gestire gli spazi del complesso di via Oradour (Teatro Europa) e per la sala di vicolo Asdente (il Theatro del Vicolo) saranno individuate attraverso un bando di gara pubblico.

La delibera, che verrà portata in Consiglio comunale, è stata spiegata oggi pomeriggio dall'assessore Laura Ferraris nel corso della commissione Cultura in cui sono stati illustrati e discussi gli obiettivi strategici e gli indirizzi per il rafforzamento del sistema teatrale cittadino.

Rispetto alla precedente seduta della commissione Cultura tenutasi nel mese di luglio - in cui l'orientamento dell'Amministrazione era quello di mettere a gara tutte e quattro le strutture - c'è stata dunque un'inversione di tendenza che ha portato ad individuare una soluzione per evitare che le storiche sedi del Teatro Due e del Teatro delle Briciole andassero a gara. Proprio il fatto che le due compagnie sono Fondazioni partecipate dal Comune di Parma ha permesso di stabilire che le relative sedi non sono soggette all'obbligo di essere assegnate attraverso un bando pubblico.

Ma proprio sulla decisione di preservare queste due realtà ed esporre le altre al rischio di non avere più l'uso della propria sede si sono concentrate le critiche dei consiglieri. E alcune obiezioni sono arrivate proprio dall'ex presidente della commissione stessa, ovvero Mauro Nuzzo, il quale ha chiesto se non fosse stato possibile trovare un escamotage simile per le altre compagnie che comunque hanno una valenza storica e una presenza radicata sul territorio: "So che in altre città italiane la questione è stata risolta e non capisco perché a Parma non si possa fare altrettanto". Altrettanto critico il consigliere di Parma unita, Roberto Ghiretti, che ha proposto di aumentare il numero di strutture dedicate al sistema teatrale cittadino magari ultimando, con una capienza ridotta, il Teatro dei Dialetti.

Poco concorde l'assessore Ferraris che, soprattutto nel corso degli interventi del collega Nuzzo, alzava gli occhi al cielo e appariva evidentemente insofferente a dimostrazione del fatto che i dissapori che corrono tra i due sono stati appianati solo sulle pagine dei giornali. Al termine di una lunga discussione il risultato resta comunque uno: la delibera verrà portata in Consiglio senza modifiche e due realtà teatrali cittadine potrebbero presto cambiare gestione con buona pace di chi da vent'anni all'interno di quei teatri ci lavora.

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