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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro / Strada della Repubblica

Tibre, le associazioni: "Positivo l'incontro col Prefetto, aspettiamo risposte politiche"

Giudicato positivamente l'incontro con il Prefetto dalle associazioni ambientaliste che da anni si battono contro la realizzazione della Tibre e che oggi hanno sollevato perplessità sulla legalità dell'avvio dei lavori di cantiere

No-Tibre, il 10 aprile incontro dal Prefetto. Sabato il corteo: adesione di 8 Comuni. Manca Parma
Anche il Comune di Parma, assieme ad altri otto comuni del Parmense e del Cremonese ha aderito all'iniziativa prevista per sabato 11 aprile contro la realizzazione della Tirreno Brennero. Un progetto contro il quale si battono da tempo le associazioni ambientaliste, con in testa Legambiente, WWF, Lipu e i comitati Tutela del Territorio di Trecasali e il Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cremona-Mantova e Ti-Bre per proporre un'alternativa che non impatterebbe in modo incisivo sull'ambiente e avrebbe nuovi sbocchi di collegamento trasportistico. Sull'opportunità e sulla legalità dell'apertura di un cantiere del quale non è ancora stato licenziato in modo definitivo il progetto esecutivo dal Ministero i rappresentanti delle associazioni hanno espresso perplessità nel corso dell'incontro di stamane con il Prefetto Forlani, in attesa della manifestazione di domani a Ronco Campo Canneto alle 15. Un luogo significativo che segna l'inizio di un cantiere che secondo le associazioni non dovrebbe partire, anche considerando il mancato rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche da parte dei comuni interessati. In assenza di queste condizioni non è possibile far partire un cantiere, sottolinea Massimo Gibertoni, Comitato Aironi del Po che sottolinea anche l'assenza di informazioni obbligatorie per legge per l'inizio dei lavori di cantiere. Intanto l'area tra Ronco Campo Canneto e Trecasali risulta recintata e a Fontanellato è in corso la realizzazione dell'impianto di betonaggio. Un incontro soddisfacente quello avuto con il Prefetto secondo Enrico Ottolini, WWF: "Abbiamo evidenziato che le presunte irregolarità del cantiere sono legate agli esiti di scelte non fatte. Rischiamo in questo modo di trovarci tra quattro o cinque anni davanti a un bivio, con opere incompiute. Ci sono tanti aspetti da chiarire e siamo certi che emergeranno i vizi di questa procedura".

Sensibilizzare e informare i cittadini sull'impatto ambientale e l'inutilità che avrebbe la realizzazione di poco più di nove chilometri di autostrada l'obiettivo della manifestazione di domani, che come ha ricordato Cesare Vacchelli, Coordinamento Comitati contro la Cremona-Mantova e Tirreno Brennero, non intende limitarsi a una protesta ma ad avanzare proposte. "Il Tibre autostradale può essere sostituito in modo meno impattante con l'alternativa ferroviaria. Dobbiamo andare in Europa via ferro, è ciò che ci è richiesto ormai da tempo per la lotta ai cambiamenti climatici, per questo occorre puntare sulle alternative a nuove autostrade. Crediamo sia possibile trovare una risoluzione con un accordo transattivo con la ditta esecutrice convertendo l'opera autostradale in ferroviaria". Un obiettivo raggiungibile, secondo le associazioni ambientaliste, solo attraverso una chiara volontà politica, come sottolineato anche dal presidente di Legambiente Parma Francesco Dradi, che chiede a Pd e Movimento Cinque Stelle di prendere una posizione chiara sulla questione per avviare un confronto con Autocisa e le imprese interessate. Alla manifestazione di domani 11 aprile parteciperanno i Sindaci dei Comuni di Parma, Sissa Trecasali, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile, e i sindaci dei Comuni cremonesi di Vescovato, Torre de' Piccinardi e Martignana Po. Colpisce la partecipazione del Comune di Torrile in vista dell'approvazione di una variante significativa nei lavori. Una presenza, quella del sindaco Alessandro Fadda, ritenuta importante dalle associazioni perchè significherebbe l'adesione alla protesta nei confronti dei lavori cantieristici in fase di avvio, oltre alla partecipazione del Comune di Parma, sino a pochi giorni fa non resa nota. L'appuntamento di domani è alle 15 a Ronco Campo Canneto, da li i manifestanti percorreranno le aree recintate e potranno ammirare i luoghi che ospitano specie protette per poi arrivare all'argine del Taro.


 

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