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L'INCHIESTA / San Leonardo / Via Toscana, 34

Treni tra le case, sale la protesta: "Quante bugie, senza barriere anti rumore da anni"

I residenti sul piede di guerra: "Si parla di cantierizzazione imminente, ma nessuno si è mai visto"

Il rumore dei treni che passano interrompono le chiacchiere dei clienti al Bar Toscana. Di fronte c’è un muretto che divide la strada dai binari della ferrovia. In mezzo ciottoli e piante rampicanti, qualcuna di queste si impenna lungo i pali che sostengono i tralicci della rete elettrica. Sotto i binari dove passano treni a 175 chilometri orari: “Quando ero macchinista delle ferrovie dello stato i treni, con a bordo passeggeri, viaggiavano a circa 130 all’ora. Oggi è aumentata la velocità anche dei treni merce. Quando ero io in servizio transitavano a circa 90 all’ora, oggi passano a 140. Questo aumenta notevolmente il rumore dei decibel. Ed è un problema notevole per noi che abitiamo qui. Oliviero Ballarini ha 82 anni, da sempre vive in una villetta di via Toscana. A 35 metri in linea d’aria dalla ferrovia, secondo le rilevazioni di Arpae. Il suo giardino confina con la strada e, qualche passo più in là, comincia la montagnetta su cui poggiano i binari. 

"I rilievi fonometrici eseguiti nel 2018 presso la facciata più esposta dell'abitazione di via Toscana 34/1, hanno messo in luce un evidente superamento dei limiti vigenti sia nel periodo di riferimento diurno che nel periodo di riferimento notturno" si legge sul documento che Ballarini custodisce in un plico, a mo di dossier. "Qui ho tutto - spiega orgoglioso -". Il superamento del limite legislativo è confermato, dunque. "L’edificio monitorato era già contemplato nel Piano di Contenimento e Abbattimento del rumore Ambientale redatto ai sensi del DMA 29/11/2000 nella prima versione del 2004 - andando avanti nella nota che Arpae ha stilato dopo i sopralluoghi durati 48 ore - per cui era prevista la realizzazione di barriere fonoassorbenti lungo il tratto di ferrovia prospiciente. Nel documento di pianificazione degli interventi di RFI datato 30 gennaio 2009, tale intervento ha indice di priorità 122 su scala nazionale, tredicesimo su scala regionale e l'avvio della sua realizzazione era previsto nel secondo anno del piano”. Intervento, a oggi, non ancora realizzato. 

Non inganni l’età del signor Ballarini, piuttosto si prenda atto del senso di ribellione a quella che lui stesso definisce un’ingiustizia. “Senza barriere anti rumore qui è complicato vivere - spiega -. È dal 2011 che il Comune, assieme a Rete Ferroviaria Italiana, ci prende in giro. Sono stati rinviati i lavori relativi al montaggio delle barriere anti rumore diverse volte”. Una delle ultime si riferisce a quella che riguardava l’inizio della canterizzazione della zona nell’autunno del 2022. “Novecentoquaranta giorni di cantieri per 1.000 metri di barriere anti-rumore. Mai istallate”, spiega il signor Oliviero. Rfi si era assunta l'impegno di formalizzare al Comune, tramite una nota scritta, una data certa di inizio lavori. Ma per ora non vi è traccia. “Serve risanare una ferita aperta da anni. Lo si deve a noi residenti, lo si deve alla città. Io ho 81 anni - sussurra un signore anziano con gli occhi malinconici sotto la visiera del cappello -. È da tempo che attendiamo, ma non ho mai visto muovere un dito per aggiustare questa situazione” precisa mentre si allontana dal Bar Toscana, dietro al rumore dei treni che passano e interrompono le chiacchierate. 

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