Picchia la moglie tra le mura domestiche: 28enne condannato a 2 anni e 2 mesi
Il giudice ha deciso una sentenza con pene più alte rispetto alla richiesta del Pm. I due, che vivevano a casa della madre di lei, hanno un figlio. Secondo l'accusa botte ripetute dopo l'assunzione di alcool
Un uomo di 28 anni è stato condannato a 2 anni e 2 mesi per maltrattamenti e lesioni, una condanna superiore alla richiesta del Pubblico Ministero di un anno e 9 mesi. La vicenda che coinvolge il 28enne nordafricano riguarda la moglie all'epoca dei fatti, una 26enne italiana, sposatasi con il rito mussulmano. Il giovane è accusato di aver picchiato la donna in più occasioni, soprattutto dopo un episodio significativo per la vita di entrambi. Dopo la nascita di un figlio il marito trova lavoro in una pizzeria ma poi decide di aprire un'attività in proprio. Secondo quanto riportato gli episodi di violenza sarebbero avvenuti nel periodo in cui l'attività era in crisi e l'uomo tornava spesso a casa ubriaco. Non una giustificazione agli atti violenti ma le botte si sarebbero concentrate in quei momenti. L'uomo, che era già evaso dai domiciliari nell'ottobre 2015, ai quali era stato costretto proprio dopo un episodio violento contro la moglie, si trova già nel carcere di via Burla.