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Economia

"Non confermati i 20 docenti della scuola serale: scelta incomprensibile"

Scuola e decreto sostegni bis: oggi pomeriggio il presidio dei sindacati in Prefettura. Il Segretario Generale Flc Cgil di Parma Salvatore Barbera: "Nelle scuole di città e provincia classi pollaio e centinaia di docenti ancora precari"

Decreto sostegni bis e scuola. Oggi, mercoledì 9 giugno, alle ore 17 i sindacati Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Rua e Snals Confsa, si troveranno in presidio davanti alla Prefettura di Parma per chiedere l'integrazione del decreto - pubblicato il 25 maggio in Gazzetta Ufficiale, ritenuto "lacunoso" e "insoddisfacente". 

"Inanzitutto il problema è politico - sottolinea il Segretario Generale Flc Cgil di Parma Salvatore Barbera - era stato stipulato un patto per la scuola con il governo che prevedeva un maggior impegno per l'aumento degli organici e per la stabilizzazione dei precari. Il balletto dei supplenti porta ad instabilità, sia per i docenti che per le famiglie, che vedono il cambio di insegnante ogni anno".

Quali sono i problemi principali per le scuole del nostro territorio?

"A Parma abbiamo due problemi specifici: non sono stati confermati in organico di diritto i 20 posti dei docenti della scuola serale, un servizio essenziale per i cittadini più fragili. I posti potrebbero essere confermati in organico di fatto ma non in maniera stabile: questo taglio è per noi incomprensibile. 

L'altro tema sono le cosidette classi 'pollaio': negli istituti scolastici di Parma e provincia vi è il superamento del tetto minimo di studenti previsto per legge. Spesso, soprattutto alle superiori si va oltre i 30 studenti: ciò accade perchè non ci sono le risorse per sdoppiare le classi. Da un punto di vista didattico sono difficilmente gestibili: poi, in questo periodo di emergenza Covid - a fronte di esigenze di profilassi e di rispetto delle procedure previste - la gestione è ancora più difficile"

Anche a Parma e provincia sono ancora tanti i docenti precari...

"Si, a Parma abbiamo una platea di docenti e Ata precari che non hanno ancora avuto il diritto alla stabilizzazione nonostante occupino, da anni, posti vacanti. Manca l'attivazione delle procedure di stabilizzazione. Ora stiamo aspettando l'indizione del concorso ordinario che dovrebbe mettere in ruolo qualche migliaio di lavoratore della scuola, in tutta Italia. Nel nostro territorio superiamo le centinaia di unità: oggi, durante il presidio, chiederemo un incontro al Prefetto di Parma. Con lui parleremo degli aspetti più rilevanti per Parma ma anche dei temi generali del precariato e dell'aumento degli organici". 

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