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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il toto-assessori, l'egemonia del Pd: Lavagetto vicesindaco e Bonetti al Welfare

Lo scenario in caso di vittoria di Michele Guerra al ballottaggio del 26 giugno

Il Partito Democratico con oltre il 24% dei voti è la lista più votata al primo turno delle elezioni amministrative. Un risultato tre volte superiore a quello della lista di Effetto Parma, che si è fermata all'8.48%, un dato in netto calo rispetto al 34% delle elezioni amministrative del 2017. Il dato del Pd è sei volte maggiore di quello della Lega, che si è fermata al 4%. In caso di vittoria di Michele Guerra al ballottaggio del 26 giugno i numeri e gli equilibri tra le liste incideranno sulla futura giunta.

In questo contesto infatti sarà proprio il partito guidato a livello cittadino da Michele Vanolli, a inserire le pedine più importanti, a cominciare dal vicesindaco (si parla di Lavagetto) e dagli assessori nei ruoli chiave. Dall'altro lato dell'alleanza la lista di Effetto Parma, che rappresentava la giunta uscente, ha ottenuto un risultato sotto le aspettative mentre i voti al candidato sindaco sono stati ben oltre le più rosee previsioni: un distacco così ampio da Pietro Vignali se lo aspettavano in pochi. 

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Anche il sorprendente risultato del 23enne Manuel Marsico, presidente del circolo Il Post, è significativo per gli equilibri interni al partito, che sembra aver ripreso vivacità grazie ad alcune candidature 'nuove' e alla volata lanciata da Michele Guerra, ex assessore alla cultura della giunta Pizzarotti, contro cui il gruppo consigliare del Pd ha fatto opposizione per dieci anni.

Nel nuovo scenario, con Michele Guerra sindaco trainato dalla lista del Pd, la composizione della giunta sarebbe influenzata da queste dinamiche. La riconferma dell'assessore Marco Bosi (che ha ottenuto 406 preferenze) sembra scontata anche se da lui e dalle dinamiche interne, dipenderanno le future decisioni sul nuovo stadio Tardini, il cui progetto di riqualificazione è fortemente sostenuto dal vicesindaco uscente, che ne ha fatto una vera e propria bandiera. Bosi dovrebbe mantenere la delega allo sport. 

Un altro nome è sicuramente quello di Caterina Bonetti, 37enne ex consigliera comunale, alla quale potrebbe essere affidato un assessorato chiave come quello al Welfare o alle Pari Opportunità e all'associazionismo. Michele Guerra, ex assessore alla cultura, potrebbe passare il testimone ad una personalità forte del mondo universitario mentre a Manuel Marsico potrebbe essere affidato un incarico speciale come consigliere. Un ruolo chiave lo avranno probabilmente anche il medico gastroenterologo Antonio Nouvenne (525 preferenze con la lista Guerra sindaco) e l'ex consigliere di Effetto Parma Leonardo Spadi (più di 400 preferenze). 

Non è escluso nemmeno l'allargamento ad altre aree che, in occasione del ballottaggio, sosterranno la candidatura di Guerra. Si parla per esempio di Chiara Bertogalli, la seconda più votata (con 254 preferenze) all'interno della lista di Europa Verde: l'apertura all'area di sinistra del Pd - necessaria dopo il record di voti a Lorenzo Lavagetto e a Caterina Bonetti - potrebbe aprire a nuove alleanze, soprattutto sul tema dell'ambiente e dell'ecologia.

Una realtà locale che potrà essere utilizzata dal centrosinistra, soprattutto dal presidente della Regione Bonaccini, come strumento per ampliare l'esperimento a livello nazionale. Nell'eventualità di una vittoria ai seggi le due anime del neonato movimento dovranno essere ben amalgamate. I primi temi 'caldi' che la nuova giunta dovrà affrontare saranno l'allungamento della pista dell'aeroporto (contro cui tutti i candidati sindaco, Guerra compreso, si sono espressi durante la campagna elettorale) e il progetto del nuovo Tardini. 

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