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Europa Verde: “Nel piano aeroporto c’è il cargo”. L’assemblea di cittadini chiede di non dare la conformità urbanistica

Ottolini: “Un piano che non serve alla città ma solo a salvare Sogeap. Il sì condizionato un lasciapassare”

Sala strapiena, con oltre 200 persone, all’auditorium Racagni nel quartiere Pablo, per ascoltare “tutte le verità sull’aeroporto” che Europa Verde ha proposto in un dibattito pubblico, per la prima volta, per informare innanzitutto sui contenuti tecnici del piano di sviluppo, evidenziare le lacune, i veri costi economici e i rischi reali per la sicurezza. 

Sara Fallini, co-portavoce dei verdi di Parma, ha esordito ricordando che la mobilitazione dei cittadini è ancora importante: “Abbiamo condiviso sin dall’inizio la posizione no cargo con le associazioni della città, impegnandoci a sostenerla con gli strumenti politici a nostra disposizione. Studiare e divulgare la documentazione relativa al progetto di ampliamento del Verdi, ci ha permesso di avere sempre chiaro quali fossero i margini di azione e potere del consiglio comunale, rendendoci interlocutori affidabili, e concreti, sia per la cittadinanza che per le altre forze politiche.“

A seguire Nicola Dall’Olio, co-portavoce di Europa Verde, ha illustrato con dovizia di slide tutte le fasi del progetto aeroportuale, evidenziando gli errori del piano, la mancanza di un piano economico-finanziario realistico, e sottolineando come il consiglio comunale del 9 ottobre dovrà esprimersi su un piano politico nel concedere o meno la conformità urbanistica: “Va chiarito una volta per tutte che il masterplan, pur con pista accorciata, è basato su uno sviluppo cargo dell’aeroporto: sono infatti confermati gli hangar e le piazzole per movimentazione merci.  È su questo che si deve esprimere il Comune. Le affermazioni di Sogeap e degli industriali di puntare sul traffico passeggeri sono solo verbali, non suffragate da alcun documento agli atti. Anzi, per la disciplina degli aiuti di stato, per i prossimi due anni non si possono superare i 200mila passeggeri. Il consiglio comunale è chiamato ad una decisione epocale, che orienterà il destino urbanistico di Parma, e però dopo anni è la prima volta che c’è una maggioranza che può ristabilire il primato della politica sugli interessi particolari di una parte che ha condizionato pesantemente il territorio”.

A concludere è stato Enrico Ottolini, consigliere comunale del gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile, che ha ripercorso le fasi istituzionali dell’ultimo anno, ricordando come in campagna elettorale tutti i candidati sindaco si espressero contro il cargo: “Saremo coerenti con l'impegno di tutti i Verdi in Europa a ridurre l'impatto crescente del traffico aereo sull'ambiente e sul clima e voteremo contro la conformità urbanistica, perché questo piano di sviluppo aeroportuale non serve a Parma ma solo a salvare Sogeap. Questo ha a che fare con le infrastrutture, per cui i sì condizionati, sono in realtà dei lasciapassare. Le politiche contro l’ambiente lasciamole fare al centrodestra”.

Numerosi gli interventi dal pubblico, tutti ad esprimere forte preoccupazione per l’impatto che avrà un aeroporto con decine di voli al giorno, sul piano del rumore e dell’inquinamento per la salute e la qualità ambientale della vita dei cittadini e con il rischio aeroportuale che si allunga sull’abitato di Baganzola. Sono intervenuti anche “iscritti del Pd” che hanno ribadito la loro contrarietà; tra i presenti anche il presidente del consiglio comunale Michele Alinovi che ha confermato quanto detto da Europa Verde ossia che “il consiglio comunale dovrà esprimere un parere obbligatorio non vincolante, che potrà essere di assenso, o assenso condizionato oppure dissenso al piano di sviluppo aeroportuale”, mentre la consigliera comunale Anna Rita Maurizio di Parma Sinistra Coraggiosa ha affermato che “voterò no al piano, per il consumo di suolo e per l’impatto che avrebbe”.

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