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Logistica: al convegno del Gruppo Consiliare Pd si parla di nuove regole di sostenibilità sociale e ambientale

L'assessore Francesco De Vanna: "Il compito delle Amministrazioni ora è di rendere compatibile uno sviluppo sostenibile ed etico di questo comparto, andando a ridurre quella rischiosa zona grigia in cui si annidano illegalità e sfruttamento con i necessari protocolli, la carta della logistica etica e la carta dei diritti dei lavoratori digitali”

La stesura e adozione di una normativa unica e completa, che coinvolga tutti gli attori della filiera per garantire e tutelare il lavoro in un settore sempre più determinante nell’economia del nostro paese, che però va anche adeguatamente governato, superando zone d’ombra e situazioni di sfruttamento.

Questa è stata una delle principali conclusioni a cui si è pervenuti in occasione del convegno “Il Lavoro nella logistica: problematiche e prospettive di miglioramento” organizzato dal Gruppo consiliare del Partito Democratico e svoltosi ieri pomeriggio a Parma presso l’Auditorium dell’Assistenza Pubblica di Parma.

A dare il benvenuto ai partecipanti il capogruppo PD, Sandro Campanini, per il quale “il convegno di oggi è un appuntamento a cui tenevamo molto e che conferma la volontà di un percorso di lavoro su questi temi che continuerà anche in futuro”.

Se è vero che il settore da solo contribuisce al 5,4% del PIL nazionale e rappresenta una continua fonte di nuove occasioni di lavoro, come ha ricordato la Consigliera comunale PD e coordinatrice del convegno, Alessandra Tazzi, è altresì vero che ha contribuito a creare nuove emergenze lavorative di precariato, insicurezza e pericolosi fenomeni di caporalato.

Unanime quindi la soddisfazione per l’occasione di incontro creata, perché “il tema è rilevante e centrale per le prospettive di sviluppo economico del Paese – come ha ricordato il Vicesindaco Lorenzo Lavagetto, intervenuto per aprire i lavori -, eppure non ancora affrontata con la considerazione che merita”.

Anche Barbara Lori, Assessora Regionale dell’Emilia-Romagna alla Programmazione territoriale, ha evidenziato come quello della logistica sia un settore in continua crescita, di cui però è indispensabile monitorare l’impatto ambientale e sociale e il contesto in cui si insediano i nuovi poli. “È un’espansione che va governata, ma il dato significativo e positivo su cui possiamo contare oggi è la sinergia tra tutti gli attori coinvolti, Amministrazioni, sindacati e realtà imprenditoriali. La Regione sta facendo la sua parte proprio per garantire un percorso che sia condiviso e positivo”

Molti i relatori presenti in sala per confrontarsi sul tema, tra cui i rappresentanti delle principali sigle sindacali della città e i lavoratori nonché delegati sindacali di alcune grandi aziende di logistica presenti sul nostro territorio, che hanno portato la loro esperienza e ricordato le loro esigenze.

Giuseppe Iotti, Presidente del Gruppo Imprese Artigiane, e Paola Bergonzi, Segretaria Confederale Camera del Lavoro della CGIL Parma, nei loro interventi si sono soffermati a riflettere soprattutto sul tema della legalità e sulla necessità di regole da rispettare e far rispettare, anche attraverso protocolli che possano vincolare le aziende e garantire a un lavoro dignitoso.

Unanime è stata la consapevolezza dell’importanza di un coinvolgimento da parte di tutti gli attori:

tanto Michele Franco, Segretario generale Fit CISL Parma, quanto Maria Stella Vannacci, Segretaria regionale UIL trasporti Emilia-Romagna ed Errico Giannelli, Segretario generale Filt CGIL Parma, hanno condiviso l’importanza di un lavoro in sinergia che porti a un intervento normativo che riordini il settore e dia regole ben precise, per tutelare tanto i lavoratori quanto l’ambiente, in un mondo che va sempre più verso una digitalizzazione sempre più avanzata.

E ancora di protezione e sicurezza ha parlato anche Elisabetta Gualmini, Parlamentare europea per il Gruppo dell’Alleanza progressista. Sicurezza sul lavoro, sicuramente, ma anche sicurezza di un lavoro, al quale venga attribuito il giusto valore e che smetta di essere precario, mal retribuito e gestito, come nel caso dei riders, da un algoritmo e non da un responsabile umano con cui potersi relazionare. L’ eurodeputata si è collegata da remoto e ha ricordato i primi importanti successi ottenuti in Europa e lo storico accordo sui diritti dei lavoratori della Gig economy siglato in questi giorni a Bruxelles, frutto del lavoro portato avanti dal Parlamento europeo.
A Francesco De Vanna, Assessore ai lavori pubblici, legalità e politiche del lavoro, è andato il compito di chiudere il tavolo dei lavori e fare il punto su quanto proposto nell’arco dei tanti interventi: “Appuntamenti come quelli di oggi ci permettono di conoscere meglio le condizioni di lavoro concrete vissute dai lavoratori. Il compito delle Amministrazioni ora è di rendere compatibile uno sviluppo sostenibile ed etico di questo comparto, andando a ridurre quella rischiosa zona grigia in cui si annidano illegalità e sfruttamento con i necessari protocolli, la carta della logistica etica e la carta dei diritti dei lavoratori digitali”. 

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