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P-Days, Vignali: "L'avevo detto che sarebbero stati un fallimento"

L'ex sindaco: "Sarebbe meglio che la Giunta pensasse ad un serio piano per potenziare l’accessibilità al centro storico come è stato chiesto più volte dalle associazioni dei commercianti piuttosto che riproporre dopo l’estate ulteriori e inutili sperimentazioni"

“L’avevo scritto fin dalla prima ora lo scorso 30 novembre che i P – Days sarebbero stati un fallimento". Così Pietro Vignali, ex sindaco di Parma e capo gruppo della lista Civica che porta il suo nome, ha commentato la decisione del Comune che - in accordo con le associazioni di categoria - ha deciso di sospendere l'esperimento dei P-Days da metà luglio fino a settembre. La pedonalizzazione del centro storico, difficile da raggiungere secondo i commercianti, non ha dato i frutti che la Giunta Comunale sperava: "Avevo dichiarato - spiega Vignali - che se non si vuole far morire definitivamente il centro storico bisogna pensare ad un concreto e strutturato piano per potenziare l’accessibilità, riflettendo attentamente sull’interruzione dell’asse filoviario est ovest che oggi riversa circa 4.000 utenti al giorno tra via Mazzini e piazza Garibaldi, con il rischio di mettere in difficoltà le persone anziane e mettere in ginocchio dal punto di vista commerciale il centro ed in particolare l’ultimo tratto di via Repubblica e le vie limitrofe. Ed è esattamente quello che poi è successo.

Nel nome della sostenibilità l’amministrazione è riuscita nella brillante impresa di eliminare i filobus ecologici per far circolare invece vecchi autobus a diesel sui viali con l’aggiunta di un’inutile navetta a diesel che non utilizzava nessuno e che per questo, come avevo previsto, è stata cancellata. Dopo il fallimento dei “week bus” a servizio delle frazioni, anche la navetta dei P-Days quindi soppressa. Le uniche due novità di questo primo anno della nuova Giunta per quanto riguarda il trasporto pubblico sono così miseramente archiviate. Le pedonalizzazioni sono una cosa seria, quando fatte in modo serio. Ben diverse da queste “pedonalizzazione a tempo”: alcuni giorni sì ed altri no e solo per alcuni mesi dell’anno, purché non piova o non ci sia troppo caldo… A intermittenza come le luci degli alberi di Natale. Così facendo non si sono aumentati nemmeno i metri quadrati di isole pedonali mentre si sono creati solo disagi. Sarebbe meglio che la Giunta pensasse ad un serio piano per potenziare l’accessibilità al centro storico come è stato chiesto più volte dalle associazioni dei commercianti piuttosto che riproporre dopo l’estate ulteriori e inutili sperimentazioni. Come ho già avuto modo di scrivere, avendo fatto per 9 anni l’assessore alla mobilità sostenibile e all’ambiente, le politiche ambientali quelle vere sono una cosa seria. Hanno bisogno di investimenti e progetti strutturali sulle infrastrutture, sul potenziamento del trasporto pubblico e sul sistema dei parcheggi, come abbiamo fatto in passato. Tutto questo è necessario per poter implementare nuove e strutturate isole pedonali che non mi trovano contrario ma che, prima di essere attivate, necessitano di servizi adeguati per garantire un’accessibilità alternativa, come quando avevamo pedonalizzato via Farini, che era stata preceduta da un piano articolato e complessivo che riguardava le infrastrutture, i parcheggi, l’arredo urbano, le politiche commerciali, culturali e il trasporto pubblico a partire dall’istituzione della linea 15. E per questo quel progetto esiste ancora oggi dopo quasi 20 anni. Le politiche ambientali richiedono progetti e alternative serie prima di poter mettere dei divieti e delle transenne in mezzo ad una strada".

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