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parma. aimi (fi): “di spaccio e criminalità si parla ancora troppo poco. e’ come nascondere la testa sotto la sabbia”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

"La recente inchiesta di Striscia la Notizia sullo spaccio a Modena costringe una volta di più le sinistre a guardare in faccia alla realtà. Ma non è solo Modena a essere interessata da un fenomeno criminoso ormai dilagante. Si parla ancora troppo poco della diffusione di tali fenomeni a Parma: eppure, proprio Parma è stata recentemente indicata, nell’indagine annuale 2018 pubblicata dal Parlamento, come la seconda città dell’Emilia-Romagna per commercio e consumo di sostanze stupefacenti. I numeri rendono conto dell’imponente attività di contrasto allo spaccio da parte delle nostre Forze dell’Ordine, che vanno quotidianamente ringraziate per il loro presidio: nel 2017 sono stati sequestrati oltre 8mila chili di marijuana, 226 di hashish, quasi 5 di cocaina e oltre 3 chili di eroina, per un incremento del 300% rispetto al 2016. Anche a Parma, e in particolare nella “piazza di spaccio” tra la zona dell’Oltretorrente e via dei Mille, questa “florida attività” è nelle mani di pusher nigeriani. Ma zone critiche sono anche la Pilotta, il quartiere San Leonardo e l’area vicino alla stazione. La costante negazione del problema da parte delle sinistre ha solo aggravato la situazione: il colpevole ritardo della politica praticata dal Partito democratico non consente nemmeno di mettere le Forze dell’Ordine nella condizione di lavorare al meglio. Il Pd ha fatto arrivare sul territorio italiano decine di migliaia di irregolari: se non si mette un freno all’immigrazione clandestina, le nostre Città continueranno a essere invase da soggetti che vivono di delinquenza. E’ facile per Bonaccini sbandierare i primati positivi, quelli per i quali il Pd ha ben pochi meriti. Se l’Emilia-Romagna cresce e risulta ancora la locomotiva d’Italia, è perché qui ci sono imprenditori con voglia di fare, di investire, a dispetto delle burocrazie e dell’asfissiante tassazione imposta dal governo giallo-rosso. Certamente più difficile, per Bonaccini, raccontare una realtà fatta di centri storici svuotati, martoriati dalla delinquenza e dallo spaccio: perché vorrebbe dire guardare in faccia il fallimento di decenni di politiche buoniste. Ed è da tutto questo che il 26 gennaio dobbiamo liberare l’Emilia-Romagna". Enrico Aimi, senatore e commissario provinciale Forza Italia Parma

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